Regia di Valerio Zurlini vedi scheda film
Affascinante e sottilmente sfuggevole. Uno dei veramente pochi film italiani (a gusto personale non amo molto il nostro cinema) che mi ha impressionato profondamente. Una parabola sulla pienezza del vuoto, sul fragore del silenzio, sulla vitalità senza azione, sul racconto senza parole, sul tempo che scorre eppure cristallizzato nello stesso istante.
Una guarnigione di uomini (di quale esercito, in quale nazione, contro quali nemici?) presidia una fortezza nel deserto (meravigliosa l'ambientazione). Il nemico c'è ma non si vede, gli anni scorrono e così la vita dei protagonisti. Senza eventi e movimenti, in una immobilità carica di attesa. La fine per il protagonista Drogo coinciderà con l'inizio della azione, a cui lui non potrà prendere parte
Bravissimo e così tutti egualmente nel cast
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