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Tre uomini e una gamba

Regia di Aldo, Giovanni e Giacomo, Massimo Venier vedi scheda film

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La recensione su Tre uomini e una gamba

di trebby
10 stelle

Prima di analizzare bene la trama del film bisogna descrivere il particolare contesto in cui fu girato il film, un contesto tipico del cabaret italiano. Quando nel 1997 vidi per la prima volta il trailer del film pensai:''ecco i comici di mai dire gol fanno un film'', non ho mai amato la comicità della giallapa's band che all'epoca nel suo programma ''mai dire gol'' offriva qualche minuto a comici cabarettisti che potevano così esibirsi. Molti comici supportati dal trio della giallapa's e confinati in sketch di pochi minuti offrivano delle performance piacevoli, ma una volta che arrivavano al cinema faticavano a riempire la durata minima di un film, ovvero 90 minuti circa e probabilmente soffrivano per la mancanza del supporto dei ''gialappi''. Invece il trio ''Aldo, Giovanni e Giacomo'' era tremendamente limitato dai pochi minuti concessi nella trasmissione ''mai dire gol'' e la comicità pungente dei gialappi metteva un pò in ombra la comicità di natura totalmente diversa di ''Aldo, Giovanni e Giacomo''. Qualche tempo fa un utente di youtube commentando un vecchio sketch di ''Aldo, Giovanni e Giacomo'' lamentò che i ''gialappi'' anzichè supportare il trio di comici milanesi sembrava quasi sbeffeggiarli, che in programma comico avrebbe pure senso tuttavia deve comunque essere un'azione finalizzata a sottolineare i risvolti comici e non quelli ridicoli. Ovvio che in un contesto simile l'unica maniera per dipanare completamente la matassa della comicità di ''Aldo, Giovanni e Giacomo'' era girare un film per il cinema di almeno 90 minuti senza essere ospiti di una trasmissione dove i conduttori sono padroni di casa. Il risultato fu spettacolare, mentre molti cabarettisti falliscono miseramente se devono recitare in un film, il trio di comici milanesi invece riuscì finalmente ad esprimere tutto il proprio potenziale artistico. Come ho già detto tempo fa la trama racconta la storia di tre commessi in un negozio di ferramenta milanese, Aldo e Giovanni hanno sposato due delle tre figlie del proprietario del negozio un uomo tanto ricco tanto tracotante, Giacomo sta per sposare la terza figlia del datore di lavoro; il matrimonio dovrebbe svolgersi in Puglia terra natale della suocera ed i tre amici iniziano così un viaggio da Milano a Gallipoli che li porterà a vivere tutta una serie di peripezie che li farà riflettere sulla propria esistenza. La loro esistenza infatti è la tipica vita di tre operai sfruttati e sottomessi dal padrone camuffata grottescamente da vita borghese fatta di comodità e serenità. I tre così si rendono conto di vivere un inganno, probabilmente si rendono conto di non essere felici, di non vivere una vita piena e veramente gratificante. Il film assume così toni introspettivi, un film che solleva interrogativi profondi: '' cosa veramente è meglio per noi? Che strada dobbiamo intraprendere nella vita per essere realmente felici?'' Gli sketch comici sono da cineteca: lo sketch della cadrega, lo sketch di ringhio, la partita di beach soccer, il film neorealista, l'autogrill, la scogliera e tanti altri. Il trio comico adeguatamente supportato da Marina Massironi tuttavia doveva ancora svillupare quella comicità fatta di battute e circostanze apparentemente banali e comuni, una comicità nata al cinema e a teatro non in televisione.

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