Regia di Todd Phillips vedi scheda film
Arthur (Joaquin Phoenix) è un clown con un passato difficile. Vive insieme alla madre disturbata di mente e tira a campare tra gli scherni di quelli che lo considerano un diverso e si fanno beffe di lui. Un giorno in metropolitana la sua rabbia esplode: armato di pistola fa fuori tre tizi che lo avevano preso di mira. Da lì in poi inizierà a ribellarsi ai torti subiti trasformandosi in Joker.
Per molti versi questo Joker del regista Todd Phillips mi ha ricordato Taxi Driver di Martin Scorsese: anche qui il protagonista è un diverso, un alienato dalla società che decide di reagire alla propria inettitudine e sconfitta nell’unico modo possibile, ovvero con l’uso della violenza. Merito del film è stato quello di ridarci un Joker diverso dal solito: personaggio umano e sofferente che cela dietro il trucco smagliante la propria solitudine. Sicuramente ottima l’interpretazione di Phoenix che giustamente si porta a casa l’Oscar. Tuttavia questo Joker - che pure regala dei momenti di Cinema senz’altro suggestivi - non è riuscito a catturarmi in maniera viscerale: la storia mi è parsa impostata fin da subito su un binario troppo preciso, per certi versi scontato, senza che nulla di sorprendente sia arrivato a scuotere una vicenda lineare e intuibile fin dalle prime fasi del film. Per me una buona riuscita, ma non un che di sensazionale.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta