La recensione su Festa per il compleanno del caro amico Harold

L'esorcista (1973): Ellen Burstyn, William Friedkin

Angel Killer (1984): Donna Wilkes, Dick Shawn, Cliff Gorman

Festa per il compleanno del caro amico Harold U.S.A. 1970 la trama: A New York Michael gay dichiarato organizza una festa per il compleanno dell’amico Harold, al ricevimento casalingo prendono parte alcuni omosessuali intellettuali di New York. Alla festa in casa di Michael però si presenta non invitato Alan un vecchio compagno di università eterosessuale. La presenza di Alan scatenerà un analisi collettiva tra i partecipanti, emergeranno le tensioni ed i vecchi, ma mai sopiti rancori e sarà un gioco al massacro. La recensione: Grande, grande film tratto da un’opera teatrale di Mart Crowley, un esercizio unico e raro di recitazione sublime, un film che con il passare del tempo migliora in modo esponenziale, sull’annoso problema dell’accettazione della omosessualità. Un durissimo gioco a muso duro capace di mettere a nudo le fragilità caratteriali e le varie incomprensioni, con la tensione che si alza di livello e tiene avvinti fino all’ultimo respiro in modo intelligente. William Friedkin gira un film a stampo teatrale tutto in interni in modo ironico con interpreti bravi e che in questo film recitano in modo affiatato. La fotografia è splendida, la sceneggiatura solida, non si rimane delusi, nonostante il tema molto scabroso, nel 1970 fu vietata la visione ai minori di 18 anni, ora può essere visionato da tutti,perché per fortuna sono cambiati i costumi ed i tempi. Mi è piaciuta tanto la lucida schiettezza e la sincerità ed onesta’ intellettuale del regista qui agli esordi. La materia delicata viene trattata in modo etico ed ecquidistante, con uno stile asciutto unico e raro. Il regista fa recitare bene la sua squadra di interpreti uniti da una malinconica delusione e da un profondo dolore esistenziale, “il male di vivere”, però si ride anche e sono “risate di gioia”che non è il film di Anna Magnani, l’ilarità è solo di facciata, perché nasconde un abisso di frustrazione e rabbia, con la consapevolezza che il loro essere diversi è una realtà difficile da gestire con la quale devono convivere ogni giorno della loro vita, in una società ipocrita e maschilista, I dialoghi sono eccellenti ed il cast poco noto ripeto fa la sua parte alla grande. Un film sicuramente verboso, dove domina la parola interrotta da brevi attimi di silenzio, ma il film a distanza di più di cinquanta anni rimane un’opera che emoziona e fa riflettere, grazie a quel talento di William Friedkin. Film visto in edizione dvd di pregevole fattura, copia restaurata di Sinister video con extra bellissimi. Nel 2020 Netflix ha proposto in streaming una riedizione intitolata “The Boys in the Band” che è il titolo originale dell’opera. La colonna sonora del film include la stupenda Anything Goes di Cole Porter eseguita dagli Harpers Bizarre durante i titoli di testa, Good Lovin' Ain't Easy to Come By di Marvin Gaye e Tammi Terrell, Funky Broadway di Wilson Pickett, Heat Wave di Martha and the Vandellas, e una versione strumentale di The Look of Love di Burt Bacharach, che chiude il film sui titoli di coda. Voto 9 Interpreti e personaggi Kenneth Nelson: Michael Peter White: Alan Leonard Frey: Harold Cliff Gorman: Emory Frederick Combs: Donald Laurence Luckinbill: Hank Keith Prentice: Larry Robert La Tourneaux: Cowboy Reuben Greene: Bernard