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Terminator: Destino oscuro

Regia di Tim Miller vedi scheda film

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Marco Poggi

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La recensione su Terminator: Destino oscuro

di Marco Poggi
6 stelle

Non c'è pace per Sarah Connor; arrivata a un'età quasi pensionabile, continua a combattere nel presente i robot che provengono dal futuro, sempre armata di tutto punto, come in Terminator 2 - Il giorno del giudizio. Il regista James Cameron prova a riprendersi la sua creatura scrivendo, ma non dirigendo, un nuovo capitolo che mescola le carte.

Non c'è pace per Sarah Connor; arrivata, in un immaginario 2020, a un'età quasi pensionabile, continua a combattere i robot che provengono dal futuro, sempre armata di tutto punto, come la si è vista, nel 1991 in "TERMINATOR 2 - IL GIORNO DEL GIUDIZIO". Il regista James Cameron prova a riprendersi la sua creatura scrivendo e producendo, ma non dirigendo, un nuovo capitolo che mescola le carte in tavola e che parte da una situazione che potrebbe sconvolgere alcuni fan (il cambio di messia umano che, nel futuro, spinge l'umanità a ribellarsi contro le mcchine)..Arnold Schwarzenegger, pur comparendo a metà film, sempre nei panni di un T-800 buono con barba, capelli sale e pepe e famiglia adottiva,  appare più in forma di Linda Hamilton,  la quale sembra rivaleggere con un'altra nonna gagliarda e tosta: la Jamie Lee Curtis di "HALLOWEEN", del 2018. Tim Miller, regista del primo "DEADPOOL" gira ll capitolo più rosa della serie, per via delle tre eroine che combattono uns specie di T-1000 composto di liquido nero, simil-Venom. Il rapporto fra le due più giovani, poi, Danielle e Grace, ricorda non poco quello fra Sarah Connor e Kyle Reese del primo film (anche se non si arriva alle scene di sesso del 1984), in una saga che sposa il politically correct sulle minoranze etniche, stavolta messicane, anziché afro-americane come in "BLACK PANTHER", anche qui protagoniste assieme ai i due personaggi causaci classici, ormai invecchiati. La presenza di Linda Hamilton e Arnold Schwarzenegger sembra, infatti  un passaggio di consegne fra la vecchia serie e quella nuova, un pò come la presenza di Carrie Fisher e Harrison Ford  in "STAR WARS EPISODIO VII - IL RISVEGLIO DELLA FORZA" , anche perché è un film che riunisce il meglio dei primi due classici, ma che aggiunge poco a una saga che già si conosce. Non un capolavoro, ma intrattiene sufficientemente.

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