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Se son rose

Regia di Leonardo Pieraccioni vedi scheda film

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La recensione su Se son rose

di Furetto60
6 stelle

Commedia sentimentale di Pieraccioni. Leggerina,ma non male

 Leonardo, giornalista web e papà single, è un eterno Peter Pan, che non sa e non vuole crescere. La figlia quindicenne non tollera, che si lasci vivere passivamente, passando dal divano al computer, mangiando involtini primavera e la pizza nel cartoccio e soprattutto che non riesca ad avere una relazione amorosa stabile. Così, prende di nascosto il cellulare del padre e inizia a mandare un sms a tutte le sue ex con su scritto: "sono cambiato, riproviamoci". Quattro ex su dieci, inaspettatamente, rispondono spiazzando un attonito Leonardo, il quale confuso rinuncerebbe volentieri a questi appuntamenti, ma la ragazzina lo esorta a cacciare “le cialde” metafora figurativa, che allude agli attributi, ma si riferisce al fatto che il padre nella sua ignavia, tiene ben conservata e nascosta una macchinetta del caffè, che non usa perché non ha mai le cialde. A queto punto la sua vita routinaria,subisce una svolta e viene simpaticamente stravolta. Inizia così, un emozionante e divertente viaggio nei ricordi del protagonista, trasformando quello che era un progetto tra il serio e il faceto di un'adolescente, in una sorta di magica macchina del tempo. Ma dopo essersi lasciati da tanto, ci si può rimettere insieme come niente fosse?

La signora Coscia, la Nunzia Schiano, vicina di casa del nostro, dall'alto della sua esperienza, lancia una perla di saggezza: in amore ci si può riprendere. Una pianta non è morta se si seccano due foglie, è morta quando si seccano le radici.

Comincia cosi questo pellegrinaggio sentimentale, con l’incontro con la suora laica Angelica alias la Caterina Murino, che adesso nel tempo libero fa volontariato,procurando "assistenza sessuale" ai disabili. Tra un invocazione religiosa e una preghiera, gli ricorda quanto fosse stato noioso e prevedibile.

Leonardo va poi a trovare Elettra, alias Gabriella Pession insegnante all’università, lo accoglie in aula insieme agli studenti e imbastisce una lezione su di lui, che diventa “l’uomo ritornante” Elettra è una donna separata dura e pragmatica, con due figli pesti, fanno l’amore e Leonardo si offre di diventare il terzo genitore ma il ritorno di fiamma durerà ben poco. Dunque va a fare visita alla fidanzatina del liceo Angelica alias Michela Andreozzi,che scopre essere  affetta da una malattia mentale, che la spinge a dimenticare il passato, mentre Leonardo ha a cuore i ricordi dei tempi della scuola, delle gite scolastiche e dei baci sulle panchine gelide. Lei con molta nonchalance, gli confessa tutti i suoi tradimenti. Infine va al ristorante con Fioretta una virago in procinto di cambiare sesso e diventare uomo, nel capitolo più divertente perché ad un altro tavolo c’è la sua ex moglie Fabiola, alias Claudia Pandolfi, con la figlia e il nuovo compagno e l’incontro/scontro darà luogo ad un siparietto esilarante.A latere, nella vita di Leonardo c'è una donna che lui sta frequentando ma alla quale non attribuisce alcuna importanza la chiama 48 alludendo al suo Q.I, sarà una bella rivelazione. Finale un pò melenso,ma che ci può stare.

Dall'esordio alla regia con I laureati, sono passati 23 anni e Leonardo Pieraccioni passando attraverso grandi successi e dei clamorosi flop, porta in sala questo film, ammettendo che si tratta di un lavoro quasi autobiografico. Francamente devo riconoscere che rispetto agli ultimi lavori, il regista toscano compie un cambio di passo, questo film pur proponendo una storiellina molto inverosimile e leggera, tuttavia non scivola nella banalità e soprattutto non ricorre a espedienti comici volgari, infatti non c’è il Ceccherini, maestro indiscusso di trivialità a buon mercato. Nel complesso il lavoro si pone un gradino più in alto, rispetto ai suoi precedenti e affronta un tema interessante. La crisi sentimentale e umana dell’uomo di mezza età diviso tra il desiderio di restare giovane e spensierato e la necessità di prendere atto che una stagione è finita e non ci si può crogiolare in relazioni superficiali e senza alcun coinvolgimento emotivo, ma bisogna assumersi la responsabilità di intraprendere un rapporto serio, solido e duraturo. La sceneggiatura è discreta e c'è una bella galleria di personaggi femminili. Nel complesso film piacevole 

 

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