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Il Corriere - The Mule

Regia di Clint Eastwood vedi scheda film

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La recensione su Il Corriere - The Mule

di emil
8 stelle

Earl Stone è un anziano coltivatore di fiori, che per il lavoro ha trascurato la famiglia. Quando la sua attività fallisce, prova a comprare l'affetto dei suoi guadagnando illegalmente tanti soldi. Ma tanti.

Il vecchio Clint parla di se attraverso il cinema, usando la camera come uno specchio, che implacabile riflette gli errori di una vita. Non il film migliore , ma forse il più appassionato e profondamente autobiografico del vecchio regista, che non esita a raccontarsi alla settima arte attraverso la storia del novantenne corriere Earl Stone, una vita passata a rincorrere il successo là fuori, lontano dalla famiglia, ricercando fama e gloria nel lavoro, per poi accorgersi a giochi fatti, che il tempo non si può comprare, e che si, si può sprecare una vita.
Nella storia di quest'uomo che diviene suo malgrado un corriere della droga per il cartello Sinaloa, non è difficile rintracciare la storia di Eastwood stesso: sette figli avuti da diverse donne, una vita dedicata al lavoro e chissà quanti rimpianti (sarà un caso che ad interpretare la figlia che non parla al padre Earl sia proprio una delle figlie di Eastwood?)
Clint è lì, passo incerto e schiena curva, in quella che è forse la sua ultima prova dietro e davanti la macchina da presa, è pronto ad espiare le proprie colpe. Decide di fare a pezzi anche solo il ricordo di lui, "Clint il duro", deridendosi ed umiliandosi , come preda di un'improvviso attacco di senilità, come solo i grandi (Stallone) hanno saputo fare.

Poco importa che il film accusi qualche passaggio a vuoto in fase di scrittura, poco importa perché questo è l'ennesimo personaggio memorabile, scorretto, pieno di rimpianti, ma ancora capace di fare la cosa giusta e di colpire al cuore. E questo fa la differenza. 

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