Espandi menu
cerca
Ad Astra

Regia di James Gray vedi scheda film

Recensioni

L'autore

champagne1

champagne1

Iscritto dal 18 gennaio 2012 Vai al suo profilo
  • Seguaci 47
  • Post -
  • Recensioni 963
  • Playlist 6
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Ad Astra

di champagne1
7 stelle

 Misteriose esplosioni di energia sconvolgono il sistema solare. In una di queste, mentre è impegnato in una stazione spaziale, il maggiore McBride si salva fortunosamente. Appena rimessosi, viene convocato dal suo stato maggiore per essere impiegato in una missione top secret ai confini dell'universo esplorato...

 

 

Il futuro prossimo (quanto prossimo?) immaginato nel film si dispiega agli occhi dello spettatore tramite pochi indizi. L'Uomo ha cominciato la colonizzazione dei corpi celesti più vicini (Luna e Marte) dove ha installato basi spaziali e fondato nuove città; ha navette spaziali per voli passeggeri che coprono la distanza Terra-Luna in poche ore, mentre da Marte a Nettuno il viaggio richiede poco più di 2 mesi (circa 4 miliardi di chilometri in 79 giorni); la tecnologia basata su intelligenza artificiale è del tutto comandabile con la voce.

 

 

Ma per essere un film di fantascienza, ci appare subito che questa fantascienza è fortemente "pessimista": i progressi tecnologici non coincidono necessariamente con un progresso di civiltà (sulla Luna ci sono bande che aggrediscono i viaggiatori che si spostano da una base all'altra; si compiono pericolosi esperimenti su animali nello spazio) e anzi possono addirittura mettere in pericolo le sorti dell'intero sistema solare (l'uso dell'anti-materia nel progetto Lima).

E' insomma un mondo in cui tutto è cambiato per poi restare uguale a prima. O anche peggio, come dice Roy quando sbarca sulla Luna: "abbiamo trasferito il peggio della Terra nello spazio".

 

 

 

In questo contesto si svolge il percorso intimo di Roy, con il viaggio di avvicinamento al padre che non vede da quando era bambino e di cui ha mitizzato la figura per poi scoprire un personaggio molto diverso da quello immaginato. Ma anche che lui stesso assomiglia molto a suo padre, almeno per quello che riguarda la subordinazione del mondo degli affetti al lavoro e alla "carriera" .

James Gray mette in scena una storia intrisa di malinconia, immersa nel buio dello spazio, ma anche nelle ombre dei dolenti ricordi del passato, rendendo la sua fantascienza anti-eroica e intimistica, in cui la speranza di rinascita è legata a qualcosa che si trova dentro di noi non al di fuori.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati