Regia di Quentin Tarantino vedi scheda film
Un film che dice quanto sia importante il cinema...
Tarantino omaggia tutto il cinema che ama, e lo fa ovviamente alla sua maniera, anche se trovo che sia decisamente la sua opera minore, sappiamo sin dai suoi esordi quanto ami il cinema, potrebbe sembrare un luogo comune o un clichè, ma C'era una volta a...hollywood, è un concentrato di tutti gli stilemi che abbiamo conosciuto del buon Quentin.
Nulla di male in questo, forse è una pellicola da vedere diverse volte, per metabolizzarla meglio, però in questo film c'è tutto il suo universo, citando persino il grande Sergio Leone col suo film divenuto testamento C'era una volta in america, sin dal titolo.
Potremmo definire C'era una volta a...hollywood come un film che Tarantino ha voluto fare, però allo stesso tempo costruendo un ritratto malinconico ambientato proprio nell'anno della morte di Sharon Tate, cambiando completamente i fatti storici.
Nonostante tutto però l'opera risulta debole a volte ci sono scene che si dilungano, e si cade nella noia, a parte anche tutti i clichè derivativi che dimostrano la sua passione per il cinema presenti in ogni pellicola e anche qui, negli anni novanta andavano bene, ma adesso da Tarantino mi aspetto molto di più, può darsi che per lui vadano bene, personalmente aspettavo questo film sin dall'anno scorso, e dopo la visione sono rimasta un po' delusa, non tanto perché non si vede il massacro di Cielo Drive, anzi, l'ho apprezzato il fatto di aver voluto cambiare i fatti, ma perché con questo film il buon Quentin ha rifatto se stesso.
Si ok, è il suo stile, capisco ogni cosa, e forse ci stanno, ma conoscendo l'autore di Jackie Brown, da lui mi aspetto molto di più di scene dilatate e collage di citazioni cinefile.
Il genio non dovrebbe ripetersi mai. Ma forse sono diventata molto esigente...chissà.
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