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La paranza dei bambini

Regia di Claudio Giovannesi vedi scheda film

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La recensione su La paranza dei bambini

di mm40
5 stelle

Le scorribande di un gruppetto di giovanissimi delinquenti napoletani.

Sei adolescenti minorenni seminano il panico nelle strade del rione Sanità, quartiere partenopeo, senza rimpianti né pentimenti, disposti a qualsiasi gesto criminale pur di ottenere ciò che vogliono, sostanzialmente convinti che essere camorristi sia l’unica possibilità per il loro futuro: wow! Certo La paranza dei bambini – il libro di Roberto Saviano e il film da esso tratto, con una sceneggiatura che Saviano stesso ha firmato insieme al regista Claudio Giovannesi e a Maurizio Braucci – non brilla per originalità e suona piuttosto come uno spin-off del celeberrimo Gomorra, romanzo d’esordio per lo scrittore napoletano nonché successivamente pellicola diretta da Matteo Garrone. Una continuazione della stessa narrazione, ma variando stile (quantomeno per il libro) e personaggi; un modo per ritornare a parlare di camorra (e questa è forse l’unica cosa salvabile a livello contenutistico dell’operazione) attraverso la nobile arte del racconto, della creazione letteraria. Ma dietro alla facciata di fantasia, al di là dei protagonisti inventati di La paranza dei bambini c’è la concreta realtà criminale degli adolescenti napoletani di questi anni. Giovannesi, giunto al suo quarto lungometraggio a soggetto, mette in scena con sufficiente cura la tetra storia di questi giovanissimi camorristi in erba, grazie naturalmente anche ai contributi di Daniele Ciprì (sempre impeccabile la sua fotografia) e di un cast composto principalmente da ragazzini anonimi per il grande schermo, ma altrettanto efficaci. Orso d’argento a Berlino per la sceneggiatura. 5/10.

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