Regia di Steven Soderbergh vedi scheda film
Lo stalking è uno dei problemi che affligono maggiormente la società contemporanea. Sentiamo spesso parlare di donne che per paura, tacciono di fronte all'ingiustizia e alla minaccia continua che tocca loro subire.
Steven Soderbergh affronta il tema, spinoso e controverso, nel suo ultimo film "Unsane" a breve in uscita nei cinema italiani. Un trhiller psicologico ben costruito e girato, che per la prima parte del film viaggia su una linea di confine tra realtà e immaginazione molto sottile. Come Shutter Island, Il gabinetto del dottor Caligari e molti altri film, la storia rimane perfettamente in bilico tra quella che può la realtà dei fatti o la semplice immaginazione della protagonista (che porta con se qualche strascico psicologico dall'inizio del film), senza mai sporgersi, continuando a giocare con lo spettatore, che osserva curioso lo svolgersi della situazione. Un film controverso che ha più facce, che prima, appunto, gioca con lo spettatore, poi, successivamente, lo porta a scoprire i luoghi più oscuri di una mente malata, la mente di uno stalker. Un'analisi dettagliata che mostra come, dietro l'affabile aspetto di un semplice uomo, possa nascondersi l'ossessione compulsiva ai danni della persona che si dice di amare. Amore, ossessione, violenza. Seguendo il binario di queste tre parole, Soderbergh mette su un'ottima opera, dai tratti oscuri e horror. Un'opera che a tratti sembra veleggiare verso la normalità, ma che porta con se, anche negli attimi meno attivi e di tensione, una critica al servizio sanitario americano, che sembra approfittare, ancora una volta, della salute dei pazienti, ma, soprattutto, che non sembra in grado di fornire un aiuto concreto (il che ricorda "Qualcuno volò sul nido del cuculo" del compianto Milos Forman, anche se siamo lontani anni luce dal film con Jack Nicholson. Erano altri tempi dopotutto: fortunatamente qualche passo avanti è stato fatto).
Un buon film con un tema attuale, che ha, purtroppo, qualche parte sospesa nel vuoto, dove sembra mancare la continuità con la trama.
Scritto da Jonathan Bernstein e James Greer, diretto (in segreto e con un Iphone, così afferma Soderbergh, sorpreso dallo straordinario lavoro fatto da Sean Baker con Tangerine) da Steven Soderbergh, Unsane ha come protagonista Claire Foy, nel ruolo di Sawyer.
Una giovane donna è costretta alla permanenza forzata in un istituto psichiatrico, dove dovrà confrontarsi con la sua più grande paura... Ma è reale o frutto della sua mente?
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