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Il prezzo dell'arte

Regia di Régis Roinsard vedi scheda film

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Cast Il prezzo dell'arte

A dirigere Il prezzo dell'arte è Régis Roinsard, regista e sceneggiatore francese. Nato nel 1972 a Louviers, Roinsard ha studiato all'ESEC (la scuola superiore di studi cinematografici con sede a Parigi) e ha girato i suoi primi lungometraggi nella zona circostante alla cittadina natale. Fattosi le ossa come regista di videoclip musicali e di spot pubblicitari, ha esordito nel cinema nel 2012 con il lungometraggio Tutti pazzi per Rose, visto in sala nella sola Francia da quasi 1,2 milioni di spettatori. Il prezzo dell'arte è la sua opera seconda.

Il prezzo dell'arte ha come protagonisti un manipolo di attori di nazionalità differenti, chiamati nei ruoli principali. A raccontare la scelta è lo stesso regista: "Non scrivo mai una storia pensando agli attori che potrebbero prenderne parte, lo trovo frustrante. Il francese Lambert Wilson con la sua classe era perfetto per il ruolo di editore parigini. Con la sua cultura anglosassone, ha la giusta classe per il personaggio e un certo aplomb à la James Bond. Il resto del cast è venuto quasi da sé prendendo in considerazione attori internazionali in grado di recitare in francese. L'ucraina Olga Kurylenko, esplosa grazie a Quantum of Solace, mi aveva particolarmente colpito in L'annulaire di Diane Bertrand, dove ha dimostrato che oltre che bella è anche particolarmente brava. L'italiano Riccardo Scamarcio è quasi francese d'azione: l'ho apprezzato molto in John Wick - Capitolo 2 ed è riuscito a comprendere a pieno le ragioni per cui il suo personaggio doveva avere toni grotteschi. La danese Sidse Babett Knudsen ha recitato in francese in 150 Milligrammi e, cosa che pochi sanno, ha mosso i primi passi come attrice nel mondo del teatro francese: Anna, il personaggio da lei interpretato, era in origine un uomo ma non mi sono mai pentito del cambiamento. Lo spagnolo Eduardo Noriega è stato scelto perché l'ho letteralmente amato nei primi film diretti da Alejandro Amenabar, TesisApri gli occhi. Frédéric Chau, comico francese di origine vietnamita, mi è stato suggerito per il suo trasformismo. Non avevo invece ancora visto la serie The End of the Fucking World quando ho scelto l'inglese Alex Lawther, proposto dalla direttrice di casting: si è rivelata un'ottima scelta per la maturità mostrata al di là della giovane età. La tedesca Anna Maria Sturm è molto nota dal pubblico francese per le sue apparizioni in numerosi tv movie e serie. Particolarmente popolare è anche il greco Manolis Mavromatakis, uno dei pochi che ha imparato perfettamente il francese partendo quasi da zero pur di prender parte al film. Particolarmente complicato è stato invece trovare un'attrice portoghese che parlasse francese: fortunatamente, durante i provini una giovane attrice mi ha suggerito il nome di Maria Leite, che per il ruolo di Telma ha accettato di sacrificare la sua capigliatura. A tutti loro infine si è unita Sara Giraudeau, che non aveva ancora vinto il César per Petit Paysan - Un eroe singolare".