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Venom

Regia di Ruben Fleischer vedi scheda film

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La recensione su Venom

di Marco Poggi
6 stelle

Era già apparso in Spider-man 3, con il volto di Thoper Grace e ora Venom, il simbionte mezzo alieno e mezzo umano della Marvel Comics, torna a scalare le vette di Hollywood con questo film interpretato da Tom Hardy. Purtroppo la bravura dell'attore non riesce a salvare il film dall'essere il classico prodotto per famiglie.

Era già apparso su "SPIDER-MAN 3", con il volto di Thoper Grace (e aveva molto deluso, perché mostrava solo il suo lato cattivo e non la sua doppia personalità) e qui Venom, il simbionte nerastro mezzo alieno e mezzo umano della Marvel Comics, torna a scalare le vette di Hollywood con questo film interpretato da Tom Hardy (molto più muscoloso e convincente di quanto era Thoper Grace). Purtroppo la bravura dell'attore inglese non riesce a salvare il film dall'essere il classico prodotto per famiglie, con un simbionte più grottesco che spaventoso (com'è lontano il Bane de "IL CAVALIERE OSCURO IL RITORNO", ma quel suo personaggio faceva parte di un cine-comics che era più cinema d'autore che puro fumetto d'intrattenimento, visto che era firmato da Christopher Nolan, che ha ridisegnato Batman nel terzo millennio rendendolo ancor più oscuro e realistico - e fin poco fumettistico - dei due film di Tim Burton, che la buttavano nella commedia dark e nella fiaba gotica). Il protagonista gigioneggia e spara ironiche battute in stile Freddy Krueger di Robert Englund dei capitoli,4, 5 e 6 di Nightmare (quelli con un Freddy da commedia nera), sognando forse uno scontro con lo Spider-man alla bimbo-ragno di Tom Holland. La Sony poteva creare un horror alla "ALIEN" di Ridley Scott, invece ha preferito la strada del compromesso, tagliando le scene più sanguinose  per far scendere il livello del film da R-Rated a PG-13 (davvero un colpo basso, cara Sony). Sarcastici e al limte della comicità (in)volontaria (?)€ i dialoghi fra Eddie Brock/Tom Hardy e il suo ospite interno (anni fa,  in "SPIDER-MAN 2" qualcuno si lamentava del fatto che il bellissimo dottor Octopus di Alfred Molina fosse sotto il controllo dei suoi quattro tentacoli e non viceversa, come succede nei fumetti di Spider-man, senza che quelle quattro appendici pronunciassero parola, come invece fa in questo film Venom che sproloquia con Tom Hardy). Certo il "ti succhio il cervello e me lo mangio" è un classico del simbionte, ma quanto suona strano quando il mostro alieno minaccia i tirapiedi del cattivo di turno (veramente poca cosa) e non Spider-man (la cui assenza nel film, però, devo confessare che non mi ha pesato, visto che il film è ambientato a San Francisco e non a New York). A dire il vero, il simbionte non è mai stato fra i miei ragno-antagonisti preferiti (è stato creato dallo scrittore David Michelinie nel 1988 per rimpiazzare Goblin, quando  il folletto era uscito di scena da tempo nei Marvel Comics, sia come Norman Osborn, che come suo figlio Harry, ma definire il simbionte il peggior nemico di Spider-man, anche solo della fine anni'80/inizio anni'90, mi faceva rivalutare anche il mastodontico e un pò tardo Rhino, il rinoceronte, visto che il look dentuto e linguacciuto del simbionte l'aveva disegnato l'artista di punta di quegli anni, il canadese Todd Mc Farlane, con il suo stile grottesco-barocco - non a caso ha poi creato il gotico "SPAWN", nel 1992  - che si distanziava molto da quelli realistici di John Romita Senior e Steve Ditko),  ma devo ammettere che Tom Hardy è davvero un'ottima scelta per il ruolo (l'avessero sfruttato a dovere, invece di tagliare le sue scene per abbassare i toni e cercare qualche spettatore in più) e il film, se preso per quello che è, si lascia vedicchiare, basta spegnere il cervello e pensare che lo stile adulto di "LOGAN""DEADPOOL" non abita qui. Come da rito dei Marvel film disneyani e non, ci sono due scene durante i titoli di coda, di cui il primo con un Woody Harrelson simpaticamente gigione e vendicativo.  

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