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Copia originale

Regia di Marielle Heller vedi scheda film

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alan smithee

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La recensione su Copia originale

di alan smithee
6 stelle

TFF 36 - FESTA MOBILE

A volte certi personaggi realmente esistiti sembrano fatti apposta per rendere omaggio o fornire l'occasione della vita agli attori che sono scelti per reinterpretarli e farli rivivere sul grande schermo.

In "Can you ever forgive me", la travagliata ed altalenante storia di vita e carriera della biografa Lee Israel, consente alla estroversa interprete Melissa McCarthy - solitamente relegata, o comunque particolarmente a proprio agio in territorio di commedia dalla grana ridondante (se non proprio greve), di farsi valere come attrice dalle sofisticate sfumature.

La figura problematica, asociale, amante più dei gatti che delle persone e cocciuta sino all'intransigenza, della celebre ed un tempo amatissima biografa di attori e personaggi dello spettacolo, caduta in disgrazia a partire da fine anni '80 fino a sfiorare lo stato di indigenza, permette davvero all'attrice di farsi scoprire ed apprezzare in una forma inedita e finalmente in grado di conferirle una dignità d'attrice dalle notevoli sfumature.

E quando la crisi porta alla fame e alla miseria, e questa minaccia di far soccombere il suo anziano gatto bisognoso di cure che la donna non può più permettersi, ecco che l'ingegno trasforma la propria arte in inganno pronto a dar vita ad un'abile e remunerativa truffa di false lettere di celebri personaggi da essa stessa molto ben conosciuti, al punto da renderne credibili le espressioni e le pieghe caratteriali che dagli stessi falsi emergono alla lettura degli scritti contraffatti.

Per la regia piuttosto scolastica e assai poco innovativa, ma funzionale della regista Marielle Heller, qui ala sua seconda opera di fiction, Copia originale si dimostra a tutti gli effetti un film d'attori, giovandosi della presenza di un altro elegante e sfaccettato interprete, Richard E. Grant, nel ruolo dai tratti bohémien del reietto truffatore omosessuale che diverrà l'unico vero amico solidale della pingue e spesso sgradevole Lee.

Opportune ed azzeccate, in un certo senso persino coraggiose e certamente insolite, le candidature che entrambi gli attori già citati hanno guadagnato partecipando con tanta intensità a questo progetto biografico piuttosto riuscito.

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