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Lo chiamavano Trinità...

Regia di E. B. Clucher (Enzo Barboni) vedi scheda film

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La recensione su Lo chiamavano Trinità...

di genoano
8 stelle

Bud e Terence ci conducono nel Far West più divertente di sempre, tra imponenti padellate di fagioli, mirabolanti sparatorie alla Cocco Bill, scoppiettanti risse da saloon e accesi rave parties a base di sberloni nella valle dei mormoni. Battute e gags da antologia, una su tutte il faccia a faccia col brutto ceffo dal ceffone facile Mezcal. Voto 8+

Anno 1969, alla frontiera (non tra Texas e Messico ma tra Lazio e Abruzzo, locations del film) dal mucchio selvaggio degli attori del western all'italiana si stacca il duo Spencer-Hill, che si allontana dalla collina degli stivali con un piano ben preciso : non prendersi mai più sul serio, trasformando la violenza che condisce gli "spaghetti" in risate; serve un complice sveglio e versatile, che conosca bene il genere, capace di fare sia lo sceneggiatore sia il regista : E.B. Clucher cade proprio a fagiolo. La "banda" è fatta, pronta a svaligiare i botteghini dei cinema di mezzo mondo; il resto è leggenda. E' così che nascono le imprese dello smilzo Terence/Trinità, che entra in scena accompagnato da rumori ambientali "western" e da una melodia fischiata ad imitazione di Ennio Morricone, che si evolve in una ballata in stile canoro Frankie Laine alla "Sfida all'OK corral". La canzone svela il suo segreto : può sembrare pigro e posapiano, ma in realtà sa sparare in maniera micidiale (e paradossale, come Cocco Bill e Lucky Luke messi insieme); è un picaro, una simpatica canaglia sempre in cerca di guai, ha sete di avventura (e fame di fagioli, che divora con un ardore bestiale che fa sembrare un inappetente il protagonista de "La ricotta" di Pasolini) e non cura molto il look (il suo outfit ipercencioso e le gags sull'igiene rivedibile sono al tempo stesso una presa in giro dell'iperrealismo "sporco e cattivo" dello spaghetti western e una grottesca citazione dei capolavori di Hawks "Un dollaro d'onore" e "El dorado"); inoltre padroneggia l'arte della scazzottata acrobatica. Lo aiuta, dispensando con generosità battute comiche ma anche pugnazzi a martello, il gigante Bud/Bambino, mascalzone bonaccione che ha la sventura di essere suo fratello (non ci sono certezze se anche da parte di padre, vista la professione materna); quando incontra il bandito Mezcal, che crede di tenerlo sotto schiaffo, Bud non porge l'altra guancia, tutt'altro: una gag esilarante, che da sola basterebbe per proclamare "Trinità" il più divertente western comico mai realizzato. 

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