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Dogman

Regia di Matteo Garrone vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Dogman

di Infinity94
8 stelle

Garrone riesce nel suo intento di trasmettere un messaggio forte di degrado nelle periferie d'oggi tra droga e criminalità,con interpreti bravissimi,a partire da Marcello Fonte,un moderno Buster Keaton,tra il tragico e il comico,cattura lo spettatore nella sua visione di una realtà suddita al potere,al fascino del male,della vita facile. Voto 8

Film già progettatto da Garrone un bel pò di anni fa,che si ispira liberamente ad un fatto di cronaca nera,anzi nerissima,per l'efferato omicidio nei confronti di un ex-pugile di cognome Ricci,torturato per circa sei-sette ore da un toelettatore di cani,suo complice in alcune attività criminali,nel quartiere della Magliana nel fine anni 80' a Roma. Siamo sempre nella capitale,ma stavolta ad Ostia,dove vi è questo dogman,separato con una figlia,che ama i cani,ed è un perfetto esempio di persona suddita al fascino del potere e ambientato nei giorni d'oggi,con il potere rappresentato da un ex-pugile,tra droga,crimini,slot machines e bordello. Marcello Fonte,meritato premio miglior attore al Festival di Cannes,non sembra affatto un attore uscito per caso,assume un ruolo pasoliano,introspettivo,con un'espressione che dice tutto,un moderno Buster Keaton,che subisce in silenzio,remissivo nei confronti di ciò che rappresenta per lui l'evasione da quella realtà degradata di borgata in cui vive insieme agli abitanti che lo conoscono e gli vogliono bene. Ottima interpretazione anche dell'ex-pugile,Edoardo Pesce,già apprezzato in ruoli così rudi e spietati come in Fortunata,di nome Simoncino,mal visto da tutti gli abitanti,non ama per niente perdere,vive alla giornata,con una bella moto,ha debiti che risolve a modo suo. Un giorno,però,la dignità e la reputazione di Marcello viene messa a rischio quando il pugile decide di usare il suo negozio che svaligiare quello accanto,un compro oro,un lavoro "pulito" dirà,ma che in realtà sarà la goccia che farà traboccare il vaso,dato che Marcello sconterà la pena di un anno in carcere,per essere stato zitto,la figlia che vedrà poche volte,e un lavoro sempre più precario. All'uscita dalla prigione Marcello vorrà la sua parte del bottino come promesso,mentre gli abitanti della zona non lo vogliono più tra i piedi,il dogman escogiterà un piano per sconfiggere il pugile criminale che di rispetto non sa neanche che significa. Come una moderna storia di Davide contro Golia,si ispira liberamente  perchè alcune cose non sono certo veritiere come l'episodio della tortura o l'ambientazione,ma comunque Garrone riesce nel suo intento di trasmettere un messaggio forte di un omino che si ribella,come in Cane di paglia,dopo tutti i soprusi subiti,la prepotenza così come la violenza non portano a niente di buono,se non a scatenare altrettanta violenza,come l'amara scena finale dove Marcello cerca di riconquistarsi la fiducia dei suoi coetanei,ormai infranta. Da vedere. Voto 8

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