La recensione su Avengers: Infinity War

di IlGranCinematografo

8 stelle

Effetti specialissimi, regia ponderata, citazioni deliziose, pathos, poesia e (auto)ironia.

Benedict Cumberbatch, Robert Downey jr., Mark Ruffalo, Benedict Wong

Tutti gli eroi più famosi dei fumetti della Marvel uniti assieme, all'interno di una superproduzione ambiziosa e sorprendente, dal budget immenso e dai ricavi altrettanto mostruosi. Gli stessi registi (Anthony e Joe Russo) e gli stessi sceneggiatori (Christopher Markus e Stephen McFeely) di Captain America: Civil War affinano al massimo la loro destrezza nel compattare sul piano drammaturgico l'ormai foltissimo team dei Vendicatori – a cui per l'occasione si aggiungono i Guardiani della Galassia – senza sacrificare minimamente la singolarità dei conflitti esteriori e interiori dei diversi personaggi (ciascuno introdotto in film autonomi). Ma il colpo di scena più impressionante consiste nell'elezione del semidio Thanos (Josh Brolin), nemico giurato del gruppo, a imperante protagonista (e vincitore!), costretto a combattere, prima che coi possessori delle sei Gemme dell'Infinito, con un tarlo dilaniante (davvero lo scopo vale il prezzo?). E il drastico progetto di sterminio del villain ha crudeli coloriture politiche in chiave provocatoria (in una scena, non teme di dire che lui, almeno, qualcosa per trarre in salvo l'universo ha il coraggio di farlo). Il kolossal denuncia un avviamento faticoso (come ogni "bestione", d'altronde), ma il suo gigantismo non ha eguali. Effetti specialissimi, regia ponderata, citazioni deliziose, pathos, poesia e (auto)ironia: una pietra miliare del blockbuster.

Alan Silvestri è lieto di rimettere mano al glorioso tema composto per The Avengers.

♥ OTTIMO film — Voto: 8

VISTO al CINEMA