Regia di Joseph L. Mankiewicz vedi scheda film
Bello, bello, bello. Il fenomeno fantastico - peraltro poco approfondito - è solo il pretesto per imbastire una bellissima storia d'amore tra due personaggi che non sembrano avere alcunché in comune, e invece hanno tutto ciò che conta veramente. Gene Tierney è bella e bravissima, come pure bravi sono Rex Harrison e George Sanders. Il film è pervaso da un certo lirismo e una specie di serenità, la quale traspare in alcuni momenti (quelli sulla spiaggia) e nel bel finale. Interessanti sono sia il fantasma che il seduttore. Il primo è il tipico marinaio rude nei modi, ma dal cuore grande e capace di innamorarsi sinceramente (sebbene lui stesso faccia fatica ad ammetterlo). E' l'uomo degno di questo nome, certamente affidabile, sincero, di poche parole ma molta sostanza. Il secondo, il seduttore, è proprio l'opposto. Tanto passionale quanto superficiale, tutto grandi parole lusinghiere, falso, egoista, è geloso persino della figlia di lei ma poi non ha scrupoli nel buttare via la povera vedova dopo averla sedotta. E' il tipico incantatore di donne, tipo di uomo che non è mai mancato, il quale però riscuote purtroppo molto successo, ma procura alle raggirate solo molti fazzoletti bagnati. Alla povera vedova del film capiterà la stessa cosa, e i saggi consigli della domestica e del fantasma stesso non riescono ad aprirle gli occhi fino alla fine. Molto bella la scena del fantasma che fantastica con lei sulle cose che avrebbero potuto fare assieme se fosse stato possibile. Mankiewicz era un maestro, capace di film cattivelli e drammatici, ma anche di raccontare con sensibilità storie romantiche come questa. Per guardarlo, lasciate perdere il problema e le storie dei fantasmi, che contano poco, e godetevi invece la storia d'amore. Insomma, un esempio del gran bel cinema di una volta.
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