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Cercasi Susan disperatamente

Regia di Susan Seidelman vedi scheda film

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La recensione su Cercasi Susan disperatamente

di degoffro
6 stelle

Esordio cinematografico di Madonna e suo unico exploit al botteghino, nonché suo unico ruolo riuscito e convincente. La pop star ha sicuramente una presenza scenica indiscutibile e assoluta ma quanto a talento recitativo siamo a livelli piuttosto imbarazzanti, anche se, le va riconosciuto, è piuttosto credibile alle prese con un personaggio sbarazzino, libero, indipendente, trasgressivo e originale. Comunque meglio, molto meglio, Rosanna Arquette davvero eccellente nei panni di Roberta, ragazza acqua e sapone, romantica e genuina (si commuove vedendo in tv i vecchi film in bianco e nero), impacciata e pasticciona, capace di preparare i pranzi solo vedendo le ricette in tv, moglie insoddisfatta e delusa della borghesia di New York (il marito Gary, grossista in vasche da bagno, è un tipo vanitoso e narcisista, dongiovanni e superficiale, tutto preso dalle sue apparizioni in Tv per pubblicizzare i prodotti che vende), coinvolta in una avventura spassosa, esilarante, pimpante, ricca di equivoci e incontri, colpi di scena e sorprese, diretta con brio, vivacità e spensieratezza da Susan Seidelman, capace di valorizzare al massimo e con estrema efficacia ambienti metropolitani notturni e suggestivi, resi autentici protagonisti e fondamentale parte integrante della vicenda grazie anche e soprattutto alla strepitosa fotografia di Edward Lachman. Con le dovute proporzioni una sorta di "Fuori orario" al femminile: non a caso il film di Scorsese è dello stesso anno e la protagonista è la stessa Rosanna. Roberta dalla vita monotona, grigia e ripetitiva segue, attraverso gli annunci sui giornali, con trepidante attenzione e curiosa eccitazione l'intrigante corrispondenza tra Jim e Susan. Sorpresa e attirata da una storia d'amore così "favolistica" tra due ragazzi che si cercano disperatamente, decide di movimentare e ravvivare la propria esistenza mettendosi sulle tracce di Susan. Peccato però che la presenza di un killer sulle tracce di due splendidi orecchini antichi (un quasi esordiente Will Patton), la giacchetta tutta lustrini, strampalata ed estremamente stravagante di Susan, acquistata da Roberta, e una botta alla testa che le fa perdere la memoria, facendole credere, al suo risveglio, di essere Susan, complicano non poco la vita della ragazza, che, in ambienti per lei assolutamente inediti ed inconsueti, subisce un'autentica trasformazione, somigliando sempre più al suo opposto: proprio Susan. Timida, spaesata, indifesa, impaurita, confusa, insicura, incapace persino di fumare una sigaretta, "la persona più conservatrice di New York, talmente perbenino che non potrebbe mai avere un amante" secondo il marito, (e qui sta il "miracolo recitativo" della Arquette, capace di dimenticarsi della sua travolgente, sensuale e spudorata carica erotica - vedi per l'appunto "Fuori orario"- per essere invece una giovane normale, quassi sfiorita e ben poco consapevole del suo fascino tutt'altro che nascosto, la classica ragazza della porta accanto), Roberta, gettata la fede nel porta sapone, si costruisce una nuova e più umile esistenza come assistente di scena di un prestigiatore in un modesto localino, conosce Dez (un fascinoso Aidan Quinn), amico di Jim, e si trasferisce nel suo scalcagnato, povero e poco arredato appartamento. Dez ignora chi sia veramente Roberta, credendola Susan, ma tra i due inevitabilmente scoppia l'amore, proprio quell'amore da sempre sognato, desiderato, "cercato disperatamente" da Roberta e ora, finalmente, a portata di mano. La matassa sarà così sciolta in un night dove ogni equivoco, scambio di persona e di coppia, amnesia e travestimento verrà svelato: Roberta, riacquistata la memoria, dopo questa avvincente esperienza, farà la sua definitiva scelta di vita. La morale è la solita: i soldi non fanno la felicità se poi si è costretti a mangiare la torta di compleanno da soli, ma la Seidelman sfrutta la spigliata, accattivante e anche furba (che male c'è) sceneggiatura di Leora Barish per costruire una appetitosa, brillante, scorrevolissima e ispirata sarabanda, ricca di avventure rocambolesche e rischiose, dal ritmo ineccepibile e sfrenato: "Il merito della Seidelman è quello di aver fatto un film scorrevole basato sullo scambio di persone, con due donne come protagoniste, senza sottintesi omoerotici né risvolti femministi" (Morendini). Molto anni ottanta, con colonna sonora ad hoc (non potrebbe essere altrimenti), comunque gradevole e piacevole.
Voto: 6/7

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