Regia di Luciano Ligabue vedi scheda film
Ligabue a suo tempi ci stupì con Radio freccia, si confermò regista sensibile con Da zero a dieci mentre qui non convince affatto .È un film caotico, imperfetto che ha diverse lacune .Le vicende dell' operaio con la sua crisi familiare , il suo essere mediocre ma con una rabbia dentro, si sviluppano in un crescendo poco emozionante e banale . Solo la partecipazione a un corteo contro il job act , offre a lui un riscatto: malmenato dalla polizia , viene ricoverato per lesioni. I media fiutano lo scoop e lo intervistano e lì Rico riesce a esternare la delusione e il malcontento di una generazione non ascoltata .Quello è il dialogo più bello del film.
Il resto è noia, cose viste e risapute ( il licenziamento con la conseguente depressione, il tradimento dell' amico ) che nulla aggiungono al plot.
Non so se sono le musiche a reggere il film o il contrario.
Finale fiacco e poco credibile .Un film che sa di muffa , di stantio . Peccato.
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