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Suspiria

Regia di Luca Guadagnino vedi scheda film

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La recensione su Suspiria

di kubritch
8 stelle

Cominciamo col dire che a me non è parso, affatto, un remake di Suspiria. Inoltre, ci ho visto ben poco di Dario Argento, quindi, non direi, nemmeno, che si tratti di un omaggio. E' proprio un altro film che prende in prestito il soggetto di Suspiria per costruirci sopra una visione personale, forse debitrice dell'ultime visioni cinematografiche provenienti dall'Europa orientale (tipo Mungiu). Quello cui penso di aver assistito è la rappresentazione  di una realtà decadente prossima al collasso, in cui sono intenzionalmente evitate dal regista, situazioni e momenti tipici del genere horror. Il fine è quello di farci provare lo spirito del male che ci circonda. I corpi si denudano e si contorcono in coreografie surreali che esprimono tutto il senso della nostra vulnerabilità. lLa prima scena di morte è in tutto e per tutto una danza. Le ossa scricchiolano e si frantumano deformando l'aspetto fisico, un po' come per le metamorfosi ne Il Cigno Nero o come in certe sculture dell'arte contemporanea, presenti anche nel film. Certamente è una visione fatta per choccare e deludere un tipo di spettatore borghese, perbenista, represso e fallocratico, che non è solo l'altro da noi, l'antagonista sociale. La scena in cui si deride il pene del poliziotto è abbastanza emblematica. Viene provocata e respinta, la domanda del pubblico verso un blando intrattenimento di genere. Disturbante è la definizione giusta data dallo stesso cineasta. Raffinatissimo il montaggio memore delle lezioni di Eisenstein e anche di Bunuel. La recitazione è assai godibile. Ci ho messo un po' a riconoscere Dakota Johnson dopo essermi ricordato di aver letto, da quanche parte, che faceva parte del cast. Impossibile non riconoscere Tilda Swinton, invece. Un appunto lo farei solo al palese indirizzo morale che imbriglia un po' il racconto e la sua interpretazione. Certo non mancano sottotesti da sviluppare come, per esempio, il senso del delirio che contagia gli uomini. Non vorrei che, confrontando i due Suspiria, il primo fosse giudicato meno impegnato, serio, del secondo, solo perché mancante di una cornice storico/politica. Non andavo a vedere un film etichettato come horror da tanto tempo per non sorbirmi due ore di sfracellamenti vari tra cui le mie balle.       

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