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Nel bel mezzo di un gelido inverno

Regia di Kenneth Branagh vedi scheda film

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La recensione su Nel bel mezzo di un gelido inverno

di supadany
8 stelle

VOTO : 7++.

Kenneth Branagh ha talento, spesso rifà Shakespeare con classe ed abnegazione, altre volte prova sue strade stando comunque vicino al mondo del teatro (come succede qui), altre volte ancora si presta allo spettacolo puro aperto a tutti, ma sempre con abnegazione senza darsi alla macchia (finamai firma uno dei blockbuster più attesi della prossima estate, “Thor”, ed un plauso va a chi gli ha dato fiducia, magari non sarà il maggiore incasso di sempre, ma con ogni probabilità sarà un bel film) .

La storia … siamo in un paese della periferia inglese con il Natale alle porte; un regista, a cui la vita non gli sta dicendo affatto bene (disoccupato da tanto ed abbandonato dalla compagna), decide di mettere in scena l’Amleto in una chiesa sconsacrata e pronta per essere demolita.

Per la sua missione assolda una banda di attori, anche loro messi alquanto maluccio.

Diciamo subito che è un film che funziona molto bene sotto qualunque punto di vista lo si guardi (e lo si voglia, di conseguenza, giudicare).

Ottimo l’utilizzo del bianco e nero, misura estetica essenziale ma ben definita, al servizio di una sceneggiatura oliata con classe e stile; due elementi che regalano uno sfondo ideale per la rappresentazione di una commedia decisamente vivace.

Branagh, come attore, ne resta fuori (e forse è un peccato), ma così si può concentrare, dando il massimo nella direzione degli attori.

E così ne viene fuori un film quasi sorprendente (non che da Branagh mi potessi aspettare un film deludente) con tanti aspetti che lo possono fare apprezzare da tutti.

In sintesi un (gran bel) film sul teatro, che parla della vita con appropriata ilarità, affrontando i temi dell’amicizia sincera e del lavoro senza dimenticarsi del suo mentore di sempre (Shakespeare ovviamente).

Più che buono direi.

Su Kenneth Branagh

VOTO : 7++.
Si dedica esclusivamente alla regia e fa bene.
Orchestra con agilità la storia e gli attori, mantenendo un buon equilibrio e regalando momenti felicemente riusciti.
Più che buono.

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