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Madre!

Regia di Darren Aronofsky vedi scheda film

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La recensione su Madre!

di dollyfc
2 stelle

Partendo dal  presupposto che per raccontare una storia si possa parlare di qualsiasi oggetto/ luogo/persona/animale o concetto più o meno astratto, la scelta del modo in cui la si racconta farà senza dubbio la differenza .

Fondamentale per me è anche  il  " tono ".

La stessa cosa mi succede leggendo un  romanzo;  cerco di entrare nell'atmosfera e , appunto ,di trovare  il tono, l'intonazione vera e propria  con cui fare parlare   i personaggi   così come le loro  movenze  : ironico , drammatico, serioso, sarcastico, disinvolto , distaccato, ecc.

In un film ovviamente lo sviluppo è , sotto un certo punto di vista, pilotato; non sono sola di fronte alla pagina  ad immaginare la scena ed i personaggi ; è tutto lì davanti ai miei occhi /orecchie.

Allora cosa mi resta da fare se non osservare , ascoltare e credere ?

Spesso viene usata la frase   " ..poco o molto  credibile .."  riferita sia all'interpretazione che al testo  e questo indifferentemente dal genere ; anche un film di fantascienza o fantasy deve avere credibilità e coerenza all'interno del proprio contesto .

In  "Madre" ,  prima ancora di cercare credibilità nel film, è necessario innanzitutto credere nel suo regista ; di seguito il fatto , comunque indiscutibile e legittimo , che ai suddetti oggetti/soggetti si possa attribuire qualsiasi significato simbolico ed allegorico.

Ci si può sbizzarrire oltre ogni dire e qualsiasi  interpretazione è accettabile e difficilmente contestabile a priori .

Anche sugli interpreti poco da eccepire ; visto l'andamento del racconto  e quindi persi in un vortice surreale , a loro non resta altro da fare se non  stupirsi di ogni evento , dal più eccentrico al più banale .

Ed è qui che entra in ballo la  "credibilità " .

 

Lo sguardo oltremodo stupito e preoccupato di una moglie che svegliandosi la mattina non trova il marito accanto a se  (  .... dovremmo alzarci sempre contemporaneamente pena l'immediata premonizione di una  tragedia ? ??    )  non può essere identico allo sguardo di quando il marito  accoglie ed ospita in casa uno squinternato sconosciuto .

 

Non è possibile inserire dialoghi  (... il "tono"... " il tono"   !! )  degni della più brillante e riuscita commedia  :

" Guardi che noi non fumiamo "

" Ah  , bravi fate bene ! "

" Intendevo dire che non fumiamo in casa "

 

...per non parlare dello scambio di battute con  la moglie dell'ospite inatteso con tanto di  consigli alla  " Sex and the city "  ( ..una  Pfeiffer perfetta con quell'aria sciroccata ed il bicchiere di alcool in mano che  , appunto ,  pare uscita dal set della serie  TV ed entrata per sbaglio su questo  ...)

 

Non accetto che il regista voglia parlarmi metaforicamente e poi fin dalle prime  scene non faccia altro che sottolineare e suggerire  il probabile seguito  della storia senza lasciare il minimo spazio ad un ragionamento,  con l'aggravante  di questo andamento  tra il dramma /apocalittico e la farsa/commedia .

Quindi si, in questo caso è necessario credere e poi può andare bene qualsiasi interpretazione e nulla risulterà eccessivo ; tantomeno quel finale un poco orrorifico .

Anzi !!

Ricomiciamo da capo , vai .

 

 

 

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