Regia di Pier Paolo Pasolini vedi scheda film
Curiosa cine-indagine articolata in più punti, incentrata sul moralismo e sulle sue contraddizioni. Pasolini (forse) ha qualche ambizione sociologica, ma in realtà l'aspetto più intrigante di questo piccolo film non è il messaggio, quanto il ritratto abbastanza fedele di un'epoca di cambiamento, quando il cambiamento sociale era qualcosa di realmente duro da accettare e le radici ideologiche si facevano prepotentemente sentire. Popolino e intellettuali, città e campagna, sud e nord: tra opposizioni a volte ovvie a volte interessanti, una galleria di personaggi noti a rapporto; memorabile l'intervento di Giuseppe Ungaretti a proposito della trasgressione. Un frammento che, visto a quarant'anni e più di distanza, fa venire i brividi.
Twist e successi degli anni '60.
Insieme a Moravia, condivide i risultati delle "indagini" di Pasolini.
Amico da sempre del regista-scrittore, dice la sua in più di una occasione.
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