Regia di James Ivory vedi scheda film
Un anziano maggiordomo compie un viaggio per andare a trovare una collega di cui era stato innamorato, mentre riflette sulla propria esistenza. Come molti film di Ivory ha una base solida ma rimane a più riprese imprigionato in uno smaccato formalismo (un po' come il protagonista...). Qui il materiale sarebbe stato parecchio ghiotto: la storia di una vita sacrificata per servire gli altri (come quella del padre di Stevens, morto in servizio senza che a nessuno importasse molto dei suoi lavori passati), senza essersi potuti costruire nulla che non fosse l'elenco delle memorie dei propri padroni (in questo caso la prospettiva storica di un nobile che, per i propri sensi di colpa, arriva a farsi amici i nazisti e cade in rovina). E per quanto l'eleganza abbondi, i momenti emotivi risultano attenuati e poco efficaci, cosicché il tutto perde un po' di potenza. Una mezza occasione sprecata.
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