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Misterioso omicidio a Manhattan

Regia di Woody Allen vedi scheda film

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La recensione su Misterioso omicidio a Manhattan

di hallorann
8 stelle

Il comico americano Woody Allen ha esordito a metà anni ’60 con le commedie CIAO PUSSYCAT e J.BOND 007-CASINO ROYALE, nel ’69 è passato dietro la macchina da presa con PRENDI I SOLDI E SCAPPA, piccolo campionario della sua comicità fatta di gag visive e comicità verbale, nel ’72 diretto da Herbert Ross scrive e interpreta PROVACI ANCORA SAM, divertentissima commedia-parodia di CASABLANCA in cui recita accanto a Diane Keaton e Tony Roberts. Questo trio formidabile si ripeterà in IO E ANNIE, grande trionfo di Allen agli Oscar e memorabile film comico-sentimentale pieno di brio e battuta spiritose. Con MANHATTAN, Allen passa dalla commedia al dramma con classe e ironia  sopraffina, da INTERIORS in poi gira, a parte alcune parentesi, un cinema diverso in cui analizza spesso il mondo femminile, i rapporti coniugali e umani in genere con espliciti riferimenti a Bergman, Fellini e alla letteratura di Anton Cechov. Nel 1993 all’indomani della separazione con la collega Mia Farrow, si affida nuovamente a D. Keaton, estrosa attrice capace di passare con disinvoltura dal genere brillante a quello più serioso e insieme interpretano MISTERIOSO OMICIDIO A MANHATTAN. New York e il quartiere di Manhattan sono il palcoscenico ideale per raccontare le sue storie, la conosce a menadito e la filma meravigliosamente bene dandogli una dimensione intimista rendendola familiare agli occhi degli spettatori di tutto il mondo. Allen e Keaton sono Larry e Carol, una coppia di mezza età che vive in un grattacielo della West End di Manhattan appunto, nell’ascensore fanno amicizia con due coniugi che vivono nel loro stesso pianerottolo, alcuni giorni dopo la dirimpettaia appena conosciuta muore d’infarto, a Carol qualcosa non quadra e inizia a indagare nonostante la contrarietà di Larry ansioso e pantofolaio. Carol trova l’appoggio di Ted un comune amico suo ex spasimante, la nuova vicinanza tra i due convince Larry ad unirsi alle indagini con l’ausilio di un’arguta scrittrice. Colpi di scena, strampalati inseguimenti, gag e battute a raffica si alterneranno vivacemente fino alla conclusione. Allen in quel periodo necessitava di una ripartenza così convincente, la fertilità e la fantasia nello “sparare” battute non gli è mai mancata, qui però è riuscito a coniugare il lato comico-brillante con un intreccio giallo verosimile e intrigante. Fondamentali gli attori, che egli sa dirigere alla perfezione: il fido Alan Alda, la seducente Anjelica Huston e l’ambiguo Jerry Adler. Abilissimo nel confezionare, fin dai titoli di testa, le sue opere sia negli interni che negli esterni, ha il vezzo poi di utilizzare solo musica jazz o classica presa direttamente dalla sua sterminata collezione personale, anche queste piccole manie ne hanno fatto un cineasta di culto specialmente in Europa. L’inesauribile creatività artistica gli ha permesso di girare due film all’anno senza mai steccare, ultimamente tra le tante deliziose commedie dirette e/o interpretate vanno ricordate ACCORDI E DISACCORDI con S.Penn protagonista, LA MALEDIZIONE DELLO SCORPIONE DI GIADA, omaggio al duo S.Tracy-K.Hepburn e soprattutto il drammatico e bellissimo MATCH POINT.

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