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L'ultima tentazione di Cristo

Regia di Martin Scorsese vedi scheda film

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La recensione su L'ultima tentazione di Cristo

di barabbovich
6 stelle

Lontanissimo dall'agiografia alla quale ci hanno da tempo abituati i registi in odore di oleografia (primo fra tutti il "nostro" Zeffirelli), Scorsese si avventura sull'irta strada dell'umanizzazione di uno dei grandi dell'umanità, mettendone a fuoco la dimensione umana ed il lento e progressivo cammino verso il riconoscimento di se stesso quale vero Messia. L'ultima tentazione di Cristo è quella che lo rapisce sulla croce, quando, tentato da un Satana nelle vesti di angelo custode, immagina di supplicare Dio che gli risparmiata la vita e restituita una vita normale, con una moglie e dei figli, un lavoro. Nel film, tutto questo avviene soltanto nell'ultima mezz'ora, quando il percorso obbligato della vita di Gesù ha già seguito le tappe canoniche: dalla resurrezione di Lazzaro alla trasformazione dell'acqua in vino, fino alla difesa della Maddalena (Barbara Hershey) e la cacciata dei mercanti dal tempio. Pur peccando qua e là di prolissità (2 ore e 40 sono davvero troppe) nonché di un eccessivo autocompiacimento nella smisurata grandezza figurativa contrassegnata dall'intensa luce giallo-ocra della pellicola che ancora una volta contrassegna il cinema del regista, Scorsese aggiunge ai suoi trofei un'opera destinata a rimanere nella memoria, anche grazie allo stolido clamore suscitato da bacchettoni e parrucconi che nelle scene d'amore tra Gesù e la Maddalena hanno visto qualcosa di talmente oltraggioso da richiedere i picchetti davanti alle sale cinematografiche statunitensi. Il film che, basato sul romanzo di Nikos Kazantzakis e sceneggiato dal grande Paul Schrader, umanizza la figura di Cristo è invece spesso assai lirico e consegna allo spettatore l'altissimo spessore morale del protagonista. Indimenticabile la colonna sonora di Peter Gabriel, impreziosita dalla presenza di artisti del calibro di Jon Hassell, Nusrat Fateh Ali Khan, Shankar e Youssou'n'Dour.

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