La giovane Tristana, rimasta orfana, viene affidata all'anziano tutore libertino Don Lope di cui ben presto diventa l'amante. Quando, però, conosce Orazio, un pittore, Tristana se ne va con lui. Due anni più tardi, ammalata, tanto che le devono amputare una gamba, la donna torna da don Lope e lo sposa. Ma quando l'uomo è colto da una crisi cardiaca mortale, Tristana non fa nulla per soccorrerlo.Un compendio dei temi classici nell'opera di Buñuel: l l'inestricabile groviglio fra il male e il bene nella debolezza della natura umana, l'inutilità di una scelta tra i due opposti poli, la feroce satira del perbenismo. Con impeccabile eleganza.
Opera spietata che rifugge ogni consolazione, dove ogni personaggio è a suo modo ambivalente ed amorale, stilisticamente impreziosita da tocchi del surrealismo buñueliano, nonché carica di erotismo morboso con accenni incestuosi.
Dura condanna dell’ipocrisia borghese e del perbenismo cattolico, il film racconta in maniera spietata ed esemplare, una storia di corruzione e prevaricazione, che è anche un saggio sulla misoginia (e sul feticismo), con cui Buñuel sembra voler chiudere da par suo un’ideale trilogia sul tema, dopo Diario di una cameriera e Bella di giorno.
il mio nick la dice lunga per cui non posso nascondere che amo bunuel e trovo questo film strepitoso superiore a quello che è considerato il suo top: il fascino discreto della borghesia. la faccio breve anche io anche perchè è obbligato essere laconici. un film veramente spietato come dice luca826!
Il particolare interesse che nutro verso il cinema di Buñuel l’ho già ampiamente testimoniato dedicandogli – qualche anno fa – ben tre play. Difficile quindi per me, considerando che è davvero uno dei rari nomi che amo incondizionatamente e “a prescindere”, districarmi all’interno del suo percorso artistico, per definire una sicura e certa… leggi tutto
Il racconto di un rapporto difficile, di due vite strette dalla furia di una perversione sadomasochistica incolmabile. Deneuve e Rey ad alti livelli, Bunuel si impegna nella descrizione delle psicologie dei personaggi ancor prima e meglio che in quella dei fatti concreti (in verità abbastanza esigui come quantità e ben ordinati logicamente, a dispetto dell'usuale narrazione delirante-surreale… leggi tutto
Alla morte della madre, la giovane Tristana viene affidata al tutore Don Lope, hidalgo della Toledo anni '20, da una parte fervente tradizionalista che crede nei codici arcaici dell'onore e del duello, ma dall'altra libertino in materia sessuale, anticlericale e per certi aspetti perfino anarchico (indica ai poliziotti che inseguono un ladruncolo la direzione sbagliata perché ritiene…
Di seguito i Film (ordinati per anno di uscita) visti nel mese di Gennaio.
Serie TV concluse:
- 3a That's 70 show;
- 1a Il Metodo Kominsky;
- 1a Escape at Dannemora.
Quando si parla di cinema dal punto di vista commerciale, noto che qui in Italia si tende sempre a fare discorsi del tipo: "Com'è andata quest'anno la competizione fra i film USA ed i film italiani? Hanno…
Con riferimento alla playlist pubblicata da harendt, io trovo che fra i titoli che meriterebbero maggiore visibilità ce ne sono tanti che magari non hanno moltissimi voti ma che -proprio per questo-…
Questi sono i film che amo; non sempre sono i più belli (anche se brutti non sono) ma sono quelli per me più importanti; qualcuno di essi è legato a momenti lieti o dolorosi della…
Al di là di tutte le derivazioni di tipo sessuale/sentimentale, quello dell'atto mancato è il topos freudiano più rappresentato al cinema. Quell'energia inconscia che fa compiere un gesto in…
E' un film rigoroso e asciutto, che procede senza strappi, inesorabile, verso un finale che mi ha lasciato un po' sospeso e confuso. I due personaggi principali sono piuttosto complessi. Don Lope è da una parte ultratradizionalista: onore, duelli, abbigliamento distinto, frequentazioni di un certo tipo, modi raffinati. Dall'altra è un libertino senza fede e senza morale, specie quanto alle…
Una storia rigida che ci porta in via drammatica ad una vendetta senza tregua contro l’abuso dell’innocenza. Bunuel sceglie di nuovo la Deneuve, costruendole un bel ruolo a tutto tondo, che si adatta alle sue corde ed al suo fisico in maniera forte e determinante. Una severa messa in scena che però non trascura il racconto anche dal punto vista classico, ma…
Spesso libertà e identità sono termini antitetici, e ciò è più che mai vero nel contesto patriarcale ritratto da Buñuel nei film del suo ciclo messicano: moglie, sorella, amante, madre o figlia, fanciulla innocente o donna navigata sono le tipologie in cui un certo tipo di società ama suddividere l’universo femminile. Eppure le sue esponenti…
Il particolare interesse che nutro verso il cinema di Buñuel l’ho già ampiamente testimoniato dedicandogli – qualche anno fa – ben tre play. Difficile quindi per me, considerando che è davvero uno dei rari nomi che amo incondizionatamente e “a prescindere”, districarmi all’interno del suo percorso artistico, per definire una sicura e certa…
Bunuel si immerge nella più normale ordinarietà di un triangolo borghese, ma ordinario nella apparenza del tratto stilistico, così pacato, lineare, non sguaiato. A sua volta però la pacatezza si rivela travestita, perché lontana dalla dolcezza (ancora, la dolcezza tra Rey e la Deneuve è in realtà aguzza, morbosa, egoistica, fino al ribaltamento…
Il racconto di un rapporto difficile, di due vite strette dalla furia di una perversione sadomasochistica incolmabile. Deneuve e Rey ad alti livelli, Bunuel si impegna nella descrizione delle psicologie dei personaggi ancor prima e meglio che in quella dei fatti concreti (in verità abbastanza esigui come quantità e ben ordinati logicamente, a dispetto dell'usuale narrazione delirante-surreale…
Il film più complesso di Bunuel che riapre il discorso sul "sogno totale" che aveva accennato già con "Bella di giorno". I personaggi sono quelli tipici, dal borghese feticista di Fernando Rey alla ragazzina pura e ingenua della Deneuve. L'atto mancato freudiano qui si manefesta con l'amputazione della gamba, segno di inconsistenza e incapacità che rendono però la protagonista più…
PARTE TERZA: GLI ANNI DELLA MATURITA’ E DELLA CONSACRAZIONE DEFINITIVA, OVVERO QUANDO IL “NOME” DIVENTA “LEGGENDA”. Ed eccoci arrivati al capitolo finale: ancora un decennio e più in cui il regista riuscirà…
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Commenti (5) vedi tutti
Opera spietata che rifugge ogni consolazione, dove ogni personaggio è a suo modo ambivalente ed amorale, stilisticamente impreziosita da tocchi del surrealismo buñueliano, nonché carica di erotismo morboso con accenni incestuosi.
leggi la recensione completa di port crosDura condanna dell’ipocrisia borghese e del perbenismo cattolico, il film racconta in maniera spietata ed esemplare, una storia di corruzione e prevaricazione, che è anche un saggio sulla misoginia (e sul feticismo), con cui Buñuel sembra voler chiudere da par suo un’ideale trilogia sul tema, dopo Diario di una cameriera e Bella di giorno.
leggi la recensione completa di spopolail mio nick la dice lunga per cui non posso nascondere che amo bunuel e trovo questo film strepitoso superiore a quello che è considerato il suo top: il fascino discreto della borghesia. la faccio breve anche io anche perchè è obbligato essere laconici. un film veramente spietato come dice luca826!
commento di angelosterminatoreVoto 8,5 Spietato
commento di luca826Mi sembrano secoli che non lo rivedo, un film di Bunuel, uno dei miei numi tutelari di sempre. Tristana è uno dei suoi capolavori.
commento di michii