Regia di Roberto Rossellini vedi scheda film
Sei episodi che ripercorrono i momenti della liberazione, individuati simbolicamente in altrettante regioni Italiane. A partire dallo sbarco degli americani in Sicilia, passando per Napoli, Roma, Firenze, l’appenino emiliano fino ad arrivare al Po, Rossellini ci porta nel cuore del territorio e della difficile situazione dell’epoca, in un Italia divisa tra conflitti interni diffidenza, fame e speranza. Attori non professionisti interpretano i popolani che dialogano con i soldati Americani, questi si interpretati da attori, portatori di libertà e civiltà. Ed è proprio questa scelta registica che riesce ad interpretare perfettamente il dualismo tra popolo che spesso vive in condizioni arretrate e i soldati americani che simboleggiano la ricchezza e l’apertura alla libertà.
E’ un film bellissimo che allo stesso tempo ripercorre cronologicamente le fasi che portarono alla liberazione e allo sviluppo della relazione con lo straniero liberatore. Dall’arrivo in Sicilia il tempo ed il reciproco apprendimento, almeno parziale, delle rispettive lingue, permette una diversa integrazione: così dalla totale incomprensione iniziale, salendo verso il nord e passando il tempo, si passa ai momenti di comprensione e di sfruttamento del soldato ricco da parte del popolo, alla nascita di storie d’amore fino ad arrivare al momento del combattimento fianco a fianco per puro spirito di corpo, posto che, militarmente, americani e partigiani erano mossi da motivazioni diverse.
Un film molto importante per il suo aspetto quasi documentaristico, testimonianza di momenti di vita reale del momento storico.
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