Non abbiamo ancora visto Una battaglia dopo l’altra, ma ci siamo attrezzati. Abbiamo letto le dichiarazioni, spulciato ogni riga delle note di produzione, rivisto trailer e dietro le quinte alla ricerca di indizi. Abbiamo messo insieme suggestioni, toni, personaggi e temi come in un mosaico narrativo in divenire.
Il nuovo film di Paul Thomas Anderson, in uscita il 25 settembre con Warner Bros, si presenta come un’opera stratificata: un ex rivoluzionario alle prese con il proprio passato, una figlia che scompare, un viaggio che attraversa luoghi e legami.
Al presente
Con il film Una battaglia dopo l’altra, Paul Thomas Anderson torna a un’ambientazione contemporanea. Il progetto, sviluppato nell’arco di due decenni, nasce da un’idea iniziale di action movie, poi arricchita da suggestioni tratte da Vineland di Thomas Pynchon e da riflessioni sul tempo, la disillusione politica e la famiglia.
Stando alle dichiarazioni del regista e dei protagonisti, il film combinerebbe elementi del road movie, dell’azione e del dramma, articolandosi attorno a una figura centrale: un ex militante costretto a rientrare in gioco quando la figlia sparisce nel nulla. L’intreccio parrebbe ruotare attorno al tema della responsabilità genitoriale e al lascito, spesso ingombrante, delle ideologie.

Bob Ferguson: il tempo fermo
Bob viene presentato come una figura disillusa, legata a un passato politico ormai sfumato. Potrebbe essere visto come l’incarnazione di una generazione che ha investito nella ribellione e si ritrova ora in una condizione di immobilismo e distacco.
Nel suo rapporto con la figlia e con il mondo esterno, si direbbe emergere una certa fatica nel comprendere il presente. Secondo quanto riportato dagli interpreti nelle note di produzione, Bob oscilla tra paranoia e protezione, e il suo cammino nel film Una battaglia dopo consisterebbe in un lento tentativo di rientrare in relazione con ciò che ha lasciato andare.

Willa: osservare e disobbedire
Willa, la figlia, sembra costituire il fulcro emotivo e narrativo del film Una battaglia dopo l’altra. Cresciuta in un contesto fuori dalle regole, avrebbe dovuto imparare a cavarsela da sola. Le fonti suggeriscono un personaggio in equilibrio precario tra dipendenza e emancipazione, tra le aspettative paterne e il desiderio di definire un’identità autonoma.
Il rapporto con Bob appare conflittuale e complesso: da un lato la critica e lo contesta, dall’altro sembra cercare in lui una forma di radicamento. Il film seguirebbe il suo processo di crescita, esplorando anche il passaggio tra innocenza e consapevolezza.
Intorno a Bob: nemici, alleati, ombre
Intorno alla coppia padre-figlia ruotano altre figure significative.
Lockjaw (Sean Penn) viene descritto come l’antagonista, un personaggio che tornerebbe a turbare un equilibrio già precario. A giudicare dalle dichiarazioni della produzione, il suo profilo non sarebbe quello di un semplice “cattivo”, ma piuttosto di una presenza ambigua, capace di esprimere anche tratti più vulnerabili.
Perfidia (Teyana Taylor), madre di Willa ed ex compagna di Bob, sembra rappresentare un’altra modalità di militanza e sopravvivenza. Si tratterebbe di un personaggio complesso, segnato da contraddizioni e da scelte difficili.
Deandra (Regina Hall) appare come una figura di riferimento stabile per Willa. Potrebbe offrire un modello alternativo al dualismo tra padre e madre, rappresentando un’idea di cura meno impulsiva e più consapevole.
Sensei (Benicio Del Toro) è presentato come mentore, guida, ma anche come complice silenzioso del cambiamento. Le fonti suggeriscono che il suo ruolo vada oltre il semplice aiuto: potrebbe agire come catalizzatore per entrambi i protagonisti, in particolare per Willa.

Memorie politiche e tensioni familiari
Il film Una battaglia dopo l’altra, stando alle informazioni disponibili, si muoverebbe tra due dimensioni principali: la sfera privata e quella politica. Il passato militante dei personaggi (in particolare, quello di Bob) viene evocato attraverso flashback, segni visivi e comportamenti, suggerendo un’esplorazione delle conseguenze emotive della lotta.
Il presente, invece, sembra raccontare un mondo in cui i vecchi modelli appaiono superati o irriconoscibili. I personaggi più giovani, come Willa, si muovono in modo diverso, rifiutando o ridisegnando le logiche ereditate. Il contrasto generazionale pare centrale, ma non sembrerebbe orientato verso una condanna o una celebrazione di uno dei due poli.
Il vincolo familiare come campo di prova
Il legame tra Bob e Willa, pur attraversato da tensioni e incomprensioni, rappresenterebbe il cuore del film Una battaglia dopo l’altra. Potrebbe trattarsi di un legame non risolto, in cui si alternano distanza, affetto, rabbia e desiderio di protezione.
Il viaggio che i due compiono, insieme e separatamente, sembrerebbe funzionare come occasione per ridefinire il loro rapporto, o almeno per affrontarlo in modo più diretto. Il film, da questo punto di vista, potrebbe porsi come indagine su cosa significhi “essere padre” in un contesto segnato da fragilità e disillusione.

Una visione in grande formato
Una battaglia dopo l’altra è stato girato in VistaVision e verrà distribuito anche in 70mm e IMAX®, secondo le intenzioni dichiarate del regista. Anderson ha scelto ancora una volta la pellicola e i grandi formati per restituire una fisicità visiva che accompagni la tensione del racconto.
VistaVision, sistema introdotto negli anni ’50 e oggi riscoperto in ambiti selezionati, offre un’immagine più ampia e dettagliata, grazie a un orientamento orizzontale della pellicola che permette una maggiore definizione. In questo caso, il formato pare funzionale non solo alla spettacolarità delle scene d’azione, ma anche a restituire un certo senso di vastità emotiva e geografica, coerente con il tono del film.
L’utilizzo del grande formato sembra anche inserirsi nella volontà del regista di mantenere una componente materica e tangibile nel suo cinema, privilegiando l’imperfezione e il dettaglio reale rispetto alla manipolazione digitale.
Dopo la battaglia, cosa resta?
Una battaglia dopo l’altra si presenta come un’opera costruita su un continuo spostamento (geografico, emotivo, simbolico). Non è ancora chiaro se il viaggio di Bob porterà a una riconciliazione o a un cambiamento, né se la fuga di Willa sarà una rottura definitiva o un modo per ritornare con uno sguardo diverso.
Ciò che il film sembra mettere al centro, più che la riuscita o il fallimento di una missione, è l’impatto del passato sul presente, e il modo in cui i legami resistono o si trasformano nel tempo.
In attesa di vederlo sullo schermo, Una battaglia dopo l’altra si configura dagli elementi raccolti come una riflessione possibile su eredità emotive, memoria politica e ridefinizione degli affetti.
Disclaimer
Questo testo è stato redatto sulla base di informazioni e note di regia condivise dalla produzione, supportate dalla visione di interviste e materiali promozionali, ma senza avere visto il film. In alcun modo, quindi, questa presentazione di Una battaglia dopo l’altra può essere intesa come una recensione o una critica cinematografica.
Filmografia
Una battaglia dopo l'altra
Thriller - USA 2025 - durata 161’
Titolo originale: One Battle After Another
Regia: Paul Thomas Anderson
Con Leonardo DiCaprio, Benicio Del Toro, Sean Penn, Teyana Taylor, Regina Hall, Chase Infiniti
Al cinema: Uscita in Italia il 25/09/2025
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