Pixar torna con un film che osa molto di più che raccontare l’ennesima favola animata: Elio, nei cinema dal 18 giugno, è una dichiarazione d’intenti. Dietro al lungometraggio, c’è la volontà di dimostrare che il cinema d’animazione può esplorare la solitudine adolescenziale, la ricerca di identità e la complessità dei legami con un’energia visiva e narrativa che non fa sconti né ai più piccoli né agli adulti.


La squadra dietro il progetto è un vero dream team: Domee Shi (Red), Madeline Sharafian (Burrow) e Adrian Molina (Coco), con la produzione di Mary Alice Drumm, hanno dato vita a un’opera profondamente personale e potentemente universale.

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Elio (2025) scena

Un S.O.S. lanciato nello spazio (e nel cuore)

Elio Solís, il protagonista del film, ha 11 anni e zero punti di riferimento. Orfano, cresciuto dalla zia Olga, una maggiore dell’aeronautica con il cuore ferito e la testa tra le nuvole, Elio è un outsider. I suoi coetanei non lo capiscono, sua zia fatica ad avvicinarlo, e l’unico posto in cui si sente davvero se stesso è tra le stelle. “Elio sente di non avere un posto sulla Terra,” dice la regista Domee Shi. “Desidera ardentemente essere accettato da qualche parte, anche se quel posto è a milioni di anni luce da qui”.


Quando un segnale alieno raggiunge l’universo, Elio ottiene quello che ha sempre sognato: il rapimento alieno. Ma c’è un’incomprensione di fondo: gli alieni lo scambiano per il leader della Terra. Da lì in poi, tutto per lui cambia. Elio si ritrova catapultato nel Comuniverso, un consesso intergalattico ricco di creature assurde, guerre di nervi diplomatiche e una domanda che lo perseguita: “Chi sono davvero?”.

Alieni fuori, umani dentro

Al centro della storia del film Elio c’è Elio Solís, un ragazzino di undici anni con una fervida immaginazione e una passione per lo spazio che lo rende un outsider tra i suoi coetanei. Dopo la perdita dei genitori, Elio vive con sua zia Olga, una maggiore dell’aeronautica militare. Olga, con la voce italiana di Alessandra Mastronardi, è una donna forte e determinata che ha messo da parte i suoi sogni per prendersi cura del nipote. Nonostante le difficoltà nel comunicare con Elio, Olga lo ama profondamente e desidera che trovi il suo posto nel mondo.


Nel Comuniverso, Elio incontra Glordon, il figlio del temuto Lord Grigon. Glordon, nonostante l’aspetto minaccioso, è un giovane alieno gentile e sensibile che diventa il primo vero amico di Elio. La loro amicizia rappresenta un punto di svolta per entrambi, offrendo a Elio la connessione che ha sempre cercato e a Glordon la possibilità di esprimere la sua vera natura.


Lord Grigon, invece, è un guerriero orgoglioso e impulsivo che non accetta il rifiuto della sua candidatura al Comuniverso. La sua rabbia e il desiderio di vendetta lo portano a scontrarsi con Elio, mettendo alla prova il coraggio e l’ingegno del ragazzo.


Tra gli altri personaggi spiccano l’Ambasciatrice Questa, una creatura simile a un drago marino dotata di empatia e capacità telepatiche, e Ooooo, un supercomputer liquido che funge da guida nel Comuniverso. Entrambi aiutano Elio nel suo percorso di crescita e comprensione di sé.

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Elio (2025) scena

Due universi agli antipodi

L’apparato narrativo del film Elio si regge su un doppio binario perfettamente calibrato: da un lato la fantascienza (vera), con citazioni e consulenze scientifiche (come quella con la leggendaria Dr. Jill Tarter del SETI Institute) e, dall’altro, l’intimità emotiva di un bambino in cerca di appartenenza.


“Abbiamo imparato a guardare lo spazio in modo più espansivo, e così abbiamo iniziato a sentirci più connessi alla Terra”, sottolinea Mary Alice Drumm. Ma non si parla solo di alieni. Si parla di contatto. Di cosa significa essere visti, capiti, accettati. Di come i legami, anche tra forme di vita opposte, possano superare stereotipi, linguaggi e biologia.


Il film, inoltre, alterna due universi visivi agli antipodi. La Terra è rappresentata come un ambiente grigio, uniforme e geometrico. Il mondo di Olga e della base militare è dominato da cemento, simmetria e camuffamento. In contrasto, il Comuniverso è un trip visivo che attinge a macrofotografia, microrganismi, minerali e colori vividi. Ogni creatura è unica e ogni superficie vibra di vita.


Elio è il punto d’incontro. Un corpo terrestre con un’anima aliena. Un ragazzo che trova finalmente la sua forma nella dissonanza.

Un inno alla vulnerabilità

Elio, come spesso accade con i titoli Pixar, non è solo un film d’animazione. È una lettera d’amore agli esclusi, ai nerd, agli introversi. È una risposta a chi ha lanciato un S.O.S. silenzioso nell’universo, sperando in un’eco.


Come afferma lo stesso Elio nel film: “Qui almeno non devo fingere di essere normale. Qui posso essere… io”. E, se questo non è il senso ultimo di ogni grande storia, non sappiamo cosa lo sia.

Autore

Redazione

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Filmografia

locandina Elio

Elio

Animazione - USA 2025 - durata 99’

Titolo originale: Elio

Regia: Madeline Sharafian, Domee Shi, Adrian Molina

Al cinema: Uscita in Italia il 18/06/2025

in streaming: su Amazon Video Rakuten TV Apple TV Timvision