3 stagioni - 24 episodi vedi scheda serie
In un presente alternativo al nostro i synth sono androidi dalle sembianze umane che vengono utilizzati per svolgere lavori domestici, nonché molti altri lavori in cui hanno rimpiazzato gli esseri umani. Sono macchine perfette ed estremamente efficienti, ma prive di coscienza e incapaci di provare emozioni. Fino a quando un inventore non riesce a creare un gruppo di synth in grado di pensare, sperimentare dolore e piacere; in pratica quasi completamente uguali agli uomini.
Nelle ultimi decenni le tecnologie hanno fatto passi da gigante, e le macchine (pensiamo ai cellulari) fanno sempre più parte della vita di ciascuno di noi, rivestendo compiti e mansioni importanti, e diventando pertanto indispensabili. Questo processo riguardante lo sviluppo esponenziale di nuove tecnologie sembra appena agli inizi: la punta dell'iceberg di una evoluzione che non conosce battute di arresto. Questo per dire che Humans non dipinge affatto una realtà improbabile, ma del tutto plausibile: è facile immaginare i nostri discendenti - tra qualche secolo - alle prese con problematiche molto simili a quelle che devono affrontare i protagonisti del telefilm. La serie britannica Humans dunque non può essere - a prescindere da tutto - che di estremo interesse, per le domande che tira in ballo, che ci interessano o finiranno per interessarci: cosa succederà quando esisteranno dei robot con una intelligenza pari - o persino superiore - a quella degli uomini? Simili a noi tanto da poterci chiacchierare o fare sesso? Le disamine sociali, filosofiche, etiche saranno infinite.
Al di là di questo, i primi 8 episodi della serie sono costruiti bene; il ritmo della storia è sempre buono, anche se alcuni episodi sono più riusciti e altri meno, e si presentino degli inevitabili cali di ritmo e di tensione. Comunque, sicuramente da vedere.
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