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Sequenze. L'uomo, i capelli e il senso delle cose
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I capelli ricrescono sempre. Si è proprio così, prima si tagliano e poi ricrescono. E poi si ritagliano di nuovo e quelli continuano ancora a crescere. “Raccoglierò questi capelli e li butterò nel secchio. Così si mischieranno all’immondizia”, dice il barbiere Ed Crane, che di fronte a quell’ennesimo ammasso di capelli che sta finendo di accorciare, che “sono parte di noi, e noi li tagliamo e li buttiamo” , scopre improvvisamente che dietro la perplessità di un volto solcato da una domanda che riguarda l’essenza stessa del lavoro che fa, si nasconde l’inconscia ribellione a quel mondo che l’ha imprigionato nella sua insignificante monotonia. Ed Crane è l'uomo qualunque inghiottito nel grigiore della routine quotidiana, quello che senza neanche accorgersene si vede costretto a fare i conti con la lenta e inesorabile anestetizzazione di ogni slancio emotivo. Lui si sente come i capelli che taglia, come la parte insignificante di un quadro molto più ampio, quella che uno può modellare a proprio piacimento, piegare alle proprie istantanee esigenze, quella che uno può buttare via nell’indifferenza ormai conclamata, senza che questo gesto risulti fastidioso a qualcuno, faccia porre delle domande sul senso profondo di quello che si sta facendo. Ed Crane si sente come un fantasma  a cui nessuno presta particolare attenzione, un entità astratta in mezzo a cose tremendamente concrete, che ti additano se non sei un vincente, che ti giudicano se non ti metti in riga. Sempre secondo in un mondo che premia solamente i primi e che gli ha sempre offerto le carte sbagliate. Per questo si attacca ad una proposta di guadagno che gli arriva fin sotto la punta delle forbici come all’ultima occasione che gli si può presentare di pareggiare un po’ i conti con la vita, per questo cerca di non farla scappare quell’occasione propizia e tentare un gioco baro con la sorte. Per mettersi in proprio, negli affari e nella vita, per non rimpiangere in eterno di essersi sempre accontentato. Tutto questo per una riflessione nata davanti "all’ennesimo ammasso di capelli" che gli sono capitati davanti, capelli che accorcerà e che ricresceranno di nuovo. Fino alla morte, “quando cresceranno ancora per un po’ prima di finire” dirà Ed Crane in uno dei suoi rendiconti esistenziali. In un finale che non rende giustizia all’uomo che ha iniziato ad esistere quando ha cominciato a farsi delle domande sul senso delle cose.

 

Opinione di electricblue su L'uomo che non c'era (2001) Film.tv.it

Opinione di electricblue su L'uomo che non c'era (2001), un film di Joel Coen, con Billy Bob Thornton, Frances McDormand, James Gandolfini, Scarlett Johansson. Cast completo, critica e rassegna stampa, trailer, poster e locandina, premi, recensioni del pubblico

 

 

L'uomo che non c'era (2001)

di Joel Coen con Billy Bob Thornton, Frances McDormand, James Gandolfini, Scarlett Johansson

 

                                                                                                                                                                                                            

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