Qualche settimana fa Cinetel ha pubblicato un report che molti addetti ai lavori, appassionati di cinema o semplici curiosi, stavano aspettando da tempo: una analisi qualitativa e demografica che cerca di raccontare la frequentazione delle sale in Italia al di là del mero dato legato a quanti soldi un film abbia incassato e a quanti biglietti siano stati venduti.

Si tratta di un primo passo che potrebbe rivelarsi molto utile non solo per capire CHI, demograficamente parlando, ha visto COSA ma soprattutto per prevedere certi comportamenti dello spettatore in relazione a determinate pellicole con l'obiettivo di migliorare la distribuzione, evitando di saturare le sale o di sottovalutare il potenziale di un film.

Cosa che è accaduta proprio nel corso di questa settimana con l'exploit inatteso di Tutti tranne te che, partito con 230 schermi, sta tenendo botta a Povere creature! e si presenta sulla soglia di questo fine settimana forte di 2 milioni di incasso e con il doppio delle sale rispetto alla settimana scorsa.

Una gradita sorpresa alla quale ha dovuto far fronte la casa di distribuzione (Eagle Pictures) che si è verificata soprattutto per un elemento che è stato valutato solo a posteriori: ossia il seguito incredibile che la protagonista Sydney Sweeney ha sui social, dalla serie tv Euphoria in avanti.

A riempire le sale di questa ultima settimana, infatti, sono stati soprattutto giovani spettatori che sfuggono ai soliti canali di promozione dei film, mobilitati da un passaparola non organizzato ma super pervasivo che ha colpito tutti coloro che hanno dimostrato alla potentissima piattaforma Tik Tok di avere apprezzato (o almeno cercato, guardato, seguito) video, clip, interviste con la protagonista (Cassie) della serie di Sam Levinson.

Una serie che in Italia ha catturato l'interesse dei media soprattutto per il fatto che rappresentava la vita di un gruppo di giovani americani in maniera "nuda e cruda, esattamente come sono nella realtà, senza filtri di nessun tipo, evitando come la peste letture facili, semplificazioni e rappresentazioni edulcorate della loro vita, spinta, veloce, trasgressiva" (recensione di Scapigliato). E che ha creato nei giovani spettatori un livello di identificazione che ha gettato i semi perché tutti i protagonisti diventassero, in poco tempo,  "trending topic" sui social.

Una folla di follower che, quando è stata annunciata la pellicola di Will Gluck con la Sweeney, è anche riuscita a far cambiare il primo trailer di Anyone but you perché non rispettava le premesse romcom (commedia romantica) e confondeva l'audience con un inefficace registro thriller.

Aggiustando il tiro poi il film si è affermato per quello che era, un prodotto senza alcuna pretesa autoriale, e si è sviluppato un seguito incredibile, incontrollabile, soprattutto grazie alla canzone dei titoli di coda (Unwritten di Natasha Bedingfield, un pezzo di 14 anni fa) che ha iniziato ad essere oggetto di vere e proprie performance da parte degli spettatori. Interpretazioni che sono state, soprattutto all'inizio, ossia prima che diventassero milioni, reposted sui canali della Sweeney. Et voilà, il gioco è fatto. Le frontiere di Tik Tok sono impalpabili e così anche in Italia la pellicola ha sorpreso un po' tutti. Probabilmente anche gli stessi distributori.

Qualcosa di simile, anche se con volume minore (perché manca una protagonista di consolidata fama social), potrebbe succedere sul fronte delle pellicole che "spezzano il cuore" con Past Lives che uscirà in sala la settimana prossima con distribuzione Lucky Red e con produzione A24, gente che ha dimostrato di saper usare tutti i canali social in maniera spontanea ed efficace. Quindi occhio.