Bob Roberts è un uomo per tutte le stagioni (“Bob dresses and talks reactionary like Bush, campaigns in a bus like Clinton, think of it :on the road with Bob on guitar and Bill on sax, spouts racist bile like Duke and finances his own hype like Perot”, così lo descrive la critica americana). Aspirante senatore della Pensilvania, cantautore reazionario che riscrive in chiave destrorsa le ballate di Bob Dylan ("Times Are Changing Back") e di Woody Guthrie ("This Land Was Made for Me") riadattandone la mentalità e i modi, nemico dichiarato degli anni ’60 e ’70, sostenitore della guerra nel Vietnam giunto al vertice a 35 anni dopo oscure storie di traffici di droga, grande manipolatore mediatico e, dulcis in fundo, nemico dichiarato di tutto ciò che è in odore di sociale. Personaggio che riunisce in sé tutti i luoghi comuni di un conservatorismo retrogrado ed ipocrita, usando come scudo una serie di ideali perseguiti soltanto a parole (patria, famiglia, chiesa, lotta alla droga) per buttare fumo negli occhi dei gonzi e mascherare il marciume interiore di cui è cosparso all’interno. Roba da far impallidire d’invidia a ragion veduta tutti i nostalgici della golden era thatcheriana e reaganiana (ma tenete duro ragazzi, stan tornando i tempi bui!).
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta