La regola e' quella vecchia e quasi sempre stantia, fare un film affiancando al grande attore il giovane emergente di turno. Il grande Al si e' (quasi sempre) divertito a "giocare" nel corso degli ultimi 15 anni con molti giovani attori, alcuni di indubbio talento (Depp,Swank,Farrell) altri un po' meno (Chris O'Donnell,Keanu Reeves), ad esercitare su di loro il suo indubbio fascino, sino a diventarne il loro pigmalione e mentore, regalandoci in ogni film straripanti monologhi Paciniani. Visto pero' il risultato del suo ultimo "Rischio a due" sarebbe forse il caso di scrollarsi di dosso questi abiti, tagliati per giunta male da registi di ben poco spessore. Perche', carissimo vecchio amico Al, dillo ai tuoi amici/nemici produttori ad Hollywwod, si puo' e si deve...rischiare...di fare qualcosa di piu'!
Con questo film l’Academy gli regalo’ (perche ‘ di regalo si tratta…) quell’Oscar che avrebbe meritato prima ( ma anche dopo...) in molte altre occasioni. Pacino ci sguazza (anche troppo) mentre Chris O'Donnell si limita (inebetito) a guardarlo.
Pacino qui intepreta il sindaco di New York, sarebbe un'idea niente male anche nella realta' ! Il bravo John Cusack e' il suo vice ed insieme ad Al forma una coppia piu' affiatata che nelle aspettative.
Qui Al sfoggia tutte le sue doti di grande istrione, che tanto infastidiscono molti, diventa piu' mefistofelico che mai e per il povero Keanu Reeves al suo fianco sembra non esserci alcuna via di scampo.
Questa dimessa, struggente e malinconica e' una delle prove migliori di sempre di Al e con lui viaggia al suo massimo anche Depp, un duetto vibrante e toccante in piu' di un' occasione.
Questa volta,in un ruolo minore molto ben scritto , a subire il fascino della leggenda vivente Al (tanto nella finzione quanto nella realta') e' la talentuosa Hilary Swank, poliziotta solo apparentemente sprovveduta a cui pero' nulla sfugge.
Con Al Pacino, Colin Farrell, Bridget Moynahan, Gabriel Macht, Mike Realba
Qui Al sembra proprio divertirsi un mondo a giocare come il gatto con il topo con il coraggioso e tenace Colin Farrell. Ma attenzione, a volte l'allievo supera il maestro.
Questa volta Al (al suo peggio) e’ il mentore del giovane Mattew McConaughey, ma sembra crederci molto poco anche lui, tanto il film e’ stupido, datato e privo di idee. Svegliati Al, please !
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