Regia di Mario Monicelli vedi scheda film
Branca Branca Branca leon leon leon... Fu un ritornello molto popolare in quegli anni e ancora oggi riconosciutissimo, i veterani ricorderanno senz'altro con piacere le divertenti gesta eroiche dello sconquassato cavalier Brancaleone da Norcia e della sua truppa.
Nulla toglie il fatto che il film di Monicelli all'uscita nelle sale abbia probabilmente sbancato i botteghini di tutt'Italia. Il film cult comico cavalleresco italico ha saputo riscrivere i canoni del genere, sperimentando un uso del linguaggio parlato in stile grottesco, popolare e dialettale che non si era mai sentito prima e risquotendo molto successo su un vasto pubblico. Tutto molto interessante anche se io, pur apprezzando, ho notato nella narrazione una certa ripetitività. Le troppe vicende della storia variano in continuazione, ma finiscono per appesantire il tutto mettendo troppa carne al fuoco. Il cambio di "direzione" troppo frequente senza un particolare motivo della trama, non convince particolarmente facendo prendere al film un sentiero approssimativo del significato metaforico, aspetto dove secondo me il regista avrebbe dovuto osare di più... Ottime le ambientazioni capaci di far trasportare il film in un mondo medioevale bizzarro quanto grottesco, come lo sono del resto le performance attoriali di un plot di attori tutto sommato affiatato e in sintonia, buona anche la presenza attoriale di un inusuale Gian Maria Volontè. Gassman primeggia fra tutti essendo "lo Duce" di un piccolo manipolo di sventurati sudditi che si sono presi la briga di nominarlo condottiero. Una pergamena trovata in precedenza dà diritto al possessore, di acquisire terre e titoli nobiliari, ma il viaggio è periglioso e quel che ci vuole è un cavaliere impavido come Brancaleone per rivendicare tali titoli. Le comiche disavventure saranno all'ordine del giorno con trovate simpatiche e divertenti anche se, per i miei personali gusti, la durata totale del film fosse stata di una ventina di minuti in meno tutto ne avrebbe tratto giovamento. Il film vale una sufficienza stiracchiata e niente più.
5-6/10
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