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Il promontorio della paura

Regia di J. Lee Thompson vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Il promontorio della paura

di maghella
8 stelle

Max Cady, il maniaco che esce di prigione dopo aver scontato una pena di 8 anni per violenza sessuale, è il male che ritorna, ma anche un senso di colpa mai scordato per il suo avvocato d' ufficio di allora Sam Bowden, che all'epoca dei fatti non utilizzò tutte le prove per difenderlo, permettendo così la sua condanna.

 

Sam Bowden si era inalzato a giudice, sapendo quanto il suo cliente fosse pervertito e violento, non ritenne opportuno fare il proprio mestiere di difensore, il posto per Cady era in prigione, non fuori.

Ma Cady non fa passare quei lunghi anni senza metterli a frutto, così studia legge, e si rende conto che è stato difeso male...nasce così in lui il desiderio di vendetta.

 

Max Cady ha imparato ad aspettare, e così quando esce di galera, aspetta l'occasione giusta per farsi vedere nella tranquilla cittadina dove abitano Sam con la sua famigliola. Importuna con velate minaccia, infastidisce con la sua volgare presenza, uccide il cane nel giardino, segue moglie figlia adolescente....

 

Sam si reca dallo sceriffo, cerca di utilizzare tutti i metodi che la legge gli consente per difendersi da certi individui, ma sembra tutto invano, se Cady non si espone in maniera evidente, non possono fargli niente. Ma la paura aumenta, Cady è ovunque siano i componenti della famiglia di Sam...a niente valgono i discorsi accomodanti, Cady gli fa capire chiaramente che aspetterà quello che deve aspettare, ma gliela farà pagare.

 

Sam e la moglie passano allora dall'altra parte, ovvero iniziano a pensare come ucciderlo. Questo è il punto cruciale del film...Già una volta Sam Bowden aveva eluso le leggi morali e di comportamento, non facendo il suo dovere di avvocato difensore....ora la legge non gli permetteva di difendersi dal suo errore passato, e di nuovo sceglie di farsi giustizia da se.

 

Decidono così di trasferire moglie e figlia su una casa galleggiante a Cape Fear (il promontorio della paura), con un trucco fargli credere che Sam non ci sarebbe stato, in modo che Cady, credendo le due donne sole, si fosse fatto finalmente avanti per il suo diabolico piano di vendetta.

 

Quando Cady avanza come un serpente nel fiume, per arrivare alla casa galleggiante, Sam è già nascosto nel buio per fermarlo...Invece non riesce ad impedire l'omicidio dell'unico poliziotto che era andato insieme a lui per difenderli, e Cady riesce anche ad impaurire moglie e figlia con una lotta corpo a corpo, le due donne capiscono la rabbia allucinata di un uomo trasformatosi ormai in istinto animale.

 

La fine del film è esemplare, Sam decide di non uccidere Cady quando ne ha finalmente occasione, perchè lo vuole vedere in galera per sempre, quella sarà la sua vendetta.

La famiglia che alla fine lascia il promontorio della paura, non sarà più la stessa, ormai trasformata dalla consapevolezza di quanto male si è disposti a fare e subire, quando le leggi dello stato non ci proteggono o non si osservano.

 

Oltre alla buona regia di J. Lee Thompson, alla bella fotografia in bianco e nero...ci sono i due ottimi protagonisti a rendere questo film unico.

 

Gregory Peck: il buono per eccellenza, rivela in questo personaggio le sue sfumature ambigue. La troppa sicurezza nel suo stato sociale gli fanno prendere decisioni in passato e in futuro davvero discutibili...questo aspetto mette lo spettatore in squilibrio verso le prospettive della storia, tenendo sempre attenta l'attenzione, perchè non si riesce mai a comprendere cosa farà davvero Sam: ucciderà Max? Aspetterà l'intervento della polizia? Lascerà che le sue donne vengano violentate?

 

Robert Mitchum: il vero protagonista, un personaggio davvero esemplare, di una fisicità impensabili. Cady è la cattiveria sadica fatta a uomo, vestito di lino bianco candido riesce ad impaurire a morte chiunque gli si avvicini, si riesce quasi a percepire il suo alito pesante, il suo sudore. Mitchum da a Cady uno spessore davvero unico soltanto con il suo panama in testa e il sigaro in bocca, si sente la voglia di stargli lontano il più possibile. Per me la sua interpretazione migliore, uno dei personaggi negativi più riusciti della storia del cinema. La sua aria quasi stanca nell'uccidere il malcapitato poliziotto, il suo sorriso divertito mentre vuole violentare la figlia adolescente di Sam, l'aria sardonica e sicura di se e del suo piano di vendetta lo rendono maledettamente ipnotico.

Sulla colonna sonora

Bellissima, e riutilizzata nel remake.

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