La recensione su Trolls

di IlGranCinematografo

6 stelle

Un marasma "di cupcake e arcobaleni", simboleggianti letizia e positività.

Dopo dei Transformer, è il turno dei minuscoli pupazzi giocattolo inventati dal danese Thomas Dam a diventare una pellicola di punta dei listini stagionali. A capo del progetto, Mike Mitchell e il comico Walt Dohrn, che calano i suddetti esserini di feltro in un marasma (secondo un'espressione del protagonista Branch) "di cupcake e arcobaleni", simboleggianti letizia e positività. La fantasmagoria di questo mondo di colori e di batuffoli è allettante, grazie all'inseguirsi di gag e trovate visuali di alta qualità. Idillio che rischia però di scricchiolare pericolosamente, causa gli scossoni emessi da un copione (di Erica Rivinoja) basato sul riciclo, anche se la spudoratezza di quest'azione di "copia e incolla" – la morale della favola è quasi la stessa del capolavoro Inside Out, cioè l'innegabile indispensabilità di ogni emozione, rabbia e mestizia comprese; i troll, che vivono insieme in un villaggio, non possono non ricordare i puffi; la sguattera Brigida è una nuova Cenerentola; eccetera – viene riscattata dalla fantasiosità dei personaggi di contorno (la nube antropomorfa è da lode, ma pure il glitterato Guy Diamante non passa inosservato), ma non da un umorismo infantile che delizia una platea di soli bambini lasciando tuttavia insoddisfatta quella dei papà e delle mamme.

Colonna sonora (curata da Christophe Beck) che riscrive canzoni del passato in chiave "troll". Grande successo per il brano Can't Stop the Feeling! di Justin Timberlake.

In originale, Puppy ha la voce soave di Anna Kendrick (Elisa nel film italiano) e Branch è doppiato da Justin Timberlake (Alessio Bernabei). Nell'edizione americana, le due troll gemelle siamesi Seta e Ciniglia sono le Icona Pop, e John Cleese è il re dei Bergen.

Film DISCRETO (6) — Bollino VERDE

VISTO al CINEMA