Regia di Walter Hill vedi scheda film
Un film che non vuole dare punti di riferimento, e forse non ne ha. Personaggi senza nome e quasi senza emozioni, possono uscire di scena per parecchi minuti. Nessun filo conduttore, né un tema musicale, e di musica ce n'è davvero poca, ma è ben scelta e lo sono anche i lunghi periodi di silenzio, che creano altri contrasti spaesanti: quando mai si sono visti inseguimenti la cui unica colonna sonora sono le sgommate e le sirene della polizia?
Ci sono almeno un paio di riferimenti al cinema noir: a Frank Costello faccia d'angelo, di cui cita il colpo di scena del mancato riconoscimento del colpevole, e a cui si ispira, in parte, per il ruolo del silenzioso criminale professionista, portando al film anche una dimensione western. La comparsa improvvisa della polizia nel finale, invece, puzza di Il buco di Becker (scusate il gioco di parole) o forse di Rapina a mano armata.
Verrà poi a sua volta saccheggiato: impossibile non notare somiglianze col recente Drive, che prende spunto dal personaggio del driver, appunto, e mette in scena gli stessi contrasti tra le notti nerissime e le luci delle strade, presi anche da Mann per Thief, solo tre anni dopo.
Un flop al botteghino, e di fatti Hill, anche sceneggiatore, ha idee interessanti e originali, ma complessivamente non è tra le sue migliori regie, del resto era la sua seconda. Bella fotografia (forse anche troppo).
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta