Regia di Sergio Rubini vedi scheda film
Testo di chiara impronta teatrale,infatti esso sara' portato in scena da Rubini per tutto questo inverno.La trama si fonda e si nutre delle ambiguita' e della fragilita' che ogni rapporto porta dentro di se'e delle mancanze che ogni coppia nasconde.
In una notte di liti,recriminazioni e polemiche due coppie di amici si incontrano,si fronteggiano,e solo una potra' farcela a uscirne fuori indenne.La crisi colpisce la coppia borghese e di destra di Costanza e Alfredo,noto chirurgo e i due coinvolgono l'altra coppia nelle loro paranoie.Non sara' facile tirarsene fuori.
Rubini riunisce un bel quartetto di attori :Bentivoglio fa il romano cafoncello,e non so se e' proprio una parte azzeccata ,la Calzone e' dura e acida al punto giusto, ma la vera sorpresa e' la Ragonese,prima mite ,poi pian piano davanti a certi attacchi sempre piu'decisa a dare una svolta alla sua vita.
Il film forse e' penalizzato proprio dall'impianto teatrel e mentre in Carnage di Polanski (che il regista ha bene in mente)l'ironia,il sarcasmo e il tono sprezzante tiene su il tutto,qui si scivola verso un po' di noia e di ripetivita'.Ma diamo merito a Rubini di aver convogliato l'attenzione verso un tema non facile e di riuscire afare una commedia amara diversa da tante altre per clima e ambientazione.La frase di Costanza indirizzata alla coppia dello scrittore :
Loro certe cose non le capiscono,hanno solo l'amore in comune!"e' indice di una mentalita' gretta ma realistica,che sa che solo col sentimento non si va avanti.O almeno che anche se c'e' quello,ci sono sempre fraitendimenti e cose celate per paura di far soffrire.
Poteva andare meglio,ma lo promuovo a pieni voti.
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