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Nahid

Regia di Ida Panahandeh vedi scheda film

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alan smithee

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La recensione su Nahid

di alan smithee
7 stelle

L'odissea di una madre, divisa tra l'istinto di tenere il figlio distante dalle nefaste influenze dell'ex marito, e il desiderio intenso di amare finalmente l'uomo giusto e corretto che potrebbe renderla felice e aiutarla a dare un senso ad una vita trascorsa a sottostare a regole crudeli e contro natura. Un felice esordio dal Certain Regard 2015.

FESTIVAL DI CANNES 2015 - UN CERTAIN REGARD

NUOVO CINEMA TEHERAN - CAPITOLO 4) 

Una spiaggia sabbiosa, le figure di un uomo e una donna che si avvicinano uno all’altra, mentre un cane vecchio ed affettuoso barcolla tra di loro scodinzolando ottimista ma senza un vero motivo.

Una coppia sulla carta perfetta, che tuttavia deve fare i conti con le regole vincolanti di una società che stenta ad aprirsi verso una parità di trattamento tra uomini e donne.

Nahid è una bella trentacinquenne divorziata e con un bambino di 10 anni. L’ex marito è un trafficone sempre ai margini della legalità, ma la legge sta dalla sua parte quando si tratta di decidere chi ha il compito di occuparsi del minore: una decisione ai limiti del sadico e lesiva dei diritti naturali che ispirano la famiglia naturale, ma perfettamente legale nel diritto di un paese come l’Iran, prevede che l’uomo possa concedere l’affido alla moglie se questa tuttavia si impegna a restare single.

Pertanto la donna, per scongiurare l’affido del ragazzo ad un padre irresponsabile e scapestrato, tace la sua relazione con un affascinante e pacato vedovo, con cui la donna si vede di nascosto e all’insaputa di tutti, contraendo persino con lui un matrimonio di prova a scadenza ravvicinata che la legittimi a frequentarlo, ma nello stesso tempo la tuteli contro le azioni crudeli, tendenziose e vendicative dell'infingardo ex consorte.

Ma quando la clandestinità verrà meno per un caso fortuito mosso da un destino beffardo, tutte le problematiche verranno a galla minando equilibri già precari e incitando contrasti familiari e dispute che finiscono per premiare gli stolti e coloro in malafede, punendo i giusti e chi agisce in fin di bene.

Opera prima e coraggiosa, intransigente ed accorata della regista iraniana Ida Panahandeh, che si dimostra una abile valorizzatrice di personalità e valida direttrice di attori, che qui danno il meglio a rappresentare una vicenda di ripicche dove certi adulti si dimostrano talvolta decisamente più irresponsabili ed egoisti dei bambini che dovrebbero allevare e responsabilizzare agli impegni ed ai doveri della vita.

Nahid è stato presentato al mondo tramite la sezione Un Certain Regard del festival di Cannes 2015 riscuotendo apprezzamenti da parte della critica ufficiale..

 

 

 

 

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