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Vera Cruz

Regia di Robert Aldrich vedi scheda film

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La recensione su Vera Cruz

di scapigliato
8 stelle

"Vera Cruz" parte e finisce come compete ad ogni grande western, e nel mezzo gioca la carta barocca della messa in scena su assist dell'ambientazione ibrida tra messicani e imperiali. Il volto storico di Gary Cooper si incontra/scontra con quello irriverente del giovane Burt Luncaster in un'opposizione di simboli (Cooper tendenzialmente vestito di bianc, Luncaster tendenzialmente in nero) che troverà il suo climax nel duello finale. Duello che riporterà la disperazione, tutta western, nel film di Aldrich. Disperazione dalla quale il regista s'era allontanato durante l'arco del film, prediligendo i giochi pseudo-spionistici di personaggi molto picareschi che cercano oro e fortuna anche a discapito dell'altro. L'inizio, come già detto, è puro western da lasciarti stecchito. Un uomo solitario a cavallo nel bel mezzo di una landa inospitale e piatta, che s'incontra con un pistolero dalle brusche maniere, poi un'inseguimento pericoloso, una scazzottata nel saloon, e la nascita di un'amicizia. E poi, una lunga fila di bastardi che oltre a Cooper e Luncaster sfoggia Cesar Romero (l'originale Joker della serie tv anni '60), Charles Bronson, Ernest Borgnine e Jack Elam.
Il finale, citato giustamente nel "Perdita Durango" di Alex de la Iglesia, ci ricorda come il Western è il teatro delle umane passioni, per dirla alla Anthony Mann. Aver ucciso un uomo, che poteva essere l'unico amico, e che per lui si poteva esser ugualmente l'unico vero amico, significa cedere il passo ad una forza superiore, una forza che travalica le arbitrarietà della vita e della società, e che s'insinua con tenerezza nelle maglie sporche dei nostri vestiti da battaglia. Amare è anche odiare, e per un mitico Gary Cooper che da "Vera" Cruz" dista solo 5 film western dal suo addio al genere e dalla vita, significa anche difendere il carattere western per eccellenza: il pistolero solitario, il loser desperado, la cui voglia di amare non è mai così grande da superare i limiti dl duro destino.

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