La recensione su Il segreto dei suoi occhi

2013 a New York. L'ex agente dell'FBI e ora detective privato Ray Kasten, ossessionato da un caso che non è riuscito a risolvere 12 anni prima, visiona ogni notte migliaia di foto segnaletiche, convinto che cosi possa identificare, quella dell'uomo che ha stuprato e ucciso la figlia della sua cara amica e collega Jess Cobb, alias Julia Roberts. Nella sua ricerca maniacale, a un certo punto, ritiene di aver individuato il colpevole e torna a Los Angeles per allertare Jess. In California incontra la donna, diventata capo della polizia, e l'allora assistente procuratore e ora procuratore distrettuale Claire Sloan l’affascinante Nicole Kidman, della quale è sempre stato innamorato, forse anche flebilmente ricambiato. Dopo l'incontro tra i 3, la narrazione si svolge attraverso una serie di flashback, che riportano gli avvenimenti a pochi mesi dopo l'11 settembre, quando Ray, Jess e i detective Bumpy Willis e Reg Siefert, sorvegliando una moschea, in seguito ad una dritta di un informatore, che li ha avvisati che si tratta di una cellula dormiente per nuovi attacchi terroristici, scoprono all’interno di un cassonetto, il cadavere di una giovane donna stuprata, che altri non è che la figlia di Jess, Carole. Il caso sembra concludersi rapidamente con l'arresto e la confessione di un giovane musulmano, che in realtà non c’entra niente, in sostanza è in atto un depistaggio interno, per insabbiare l’inchiesta, allo scopo di salvaguardare il vero responsabile, tale Marzin, un informatore, di Siefert, ritenuto pedina indispensabile per scongiurare nuovi attacchi terroristici. Insieme alla determinata Claire, Ray anche se scoraggiato dal collega Siefert e soprattutto dal suo capo, non demorde, individua il sospettato e lo arresta alla fine di un concitato inseguimento allo stadio, durante una partita di baseball di cui scopre che il presunto colpevole è appassionato. Dopo un interrogatorio serrato e spregiudicato, facendo leva sull'orgoglio maschile, l'agente e Claire riescono a farlo confessare. Tuttavia grazie al suo status di informatore, Marzin è un intoccabile cosi viene rilasciato e fa perdere le sue tracce, mentre l'inchiesta viene chiusa. Gli sviluppi e il finale della intricata matassa, che riporta gli avvenimenti al tempo presente sono assolutamente imprevedibili e ovviamente non si svelano. Ispirato all’omonimo romanzo d'esordio dello scrittore argentino Eduardo A. Sacheri è il remake di una pellicola argentina del 2009, portata sul grande schermo dal regista argentino Juan José Campanella, che aveva vinto l’Oscar come miglior film straniero. L’ adattamento di marca hollywoodiana, è firmato da Billy Ray, che ha mantenuto il titolo del libro come il suo predecessore, ma ha cambiato l'ambientazione geografica e storica, sostituendo l'Argentina e lo spettro della dittatura militare, con gli Stati Uniti e la minaccia del terrorismo. Tale scelta incide inevitabilmente sulla posizione del colpevole, che viene da subito giudicato intoccabile, in quanto informatore dell'antiterrorismo in un’importante e delicatissima operazione. Non solo è proprio la sua vicinanza agli ambienti federali, che lo mette in contatto con la vittima, la quale gli suscita un’attrazione morbosa, che lo spingerà a violentarla e ucciderla. Inoltre, ha modificato il ruolo di alcuni personaggi e ne ha introdotti di nuovi. Thriller intenso, teso e vibrante. Personalmente ho trovato più che soddisfacenti le prove attoriali dei tre protagonisti, anche se non hanno raccolto giudizi lusinghieri dalla critica. Julia Roberts in un ruolo estremamente drammatico, se la cava egregiamente, mentre la Nicole Kidman è molto convincente, in una parte che richiede proprio una recitazione asciutta e algida.