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L'uomo che sapeva troppo

Regia di Alfred Hitchcock vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su L'uomo che sapeva troppo

di mm40
8 stelle

Tensione, tensione, tensione. Hitchcock all'ennesima potenza: è la costruzione del film che ha un ruolo preminente, nemmeno la storia stessa - comunque avvincente ed abbastanza dotata di colpi di scena, personaggi, spostamenti -, ma qui ciò che conta davvero è come le immagini si sviluppano, creando un'atmosfera prima ancora che una vicenda. Il personaggio di Stewart e quello di Doris Day possono avere uno spessore minimo, eppure la cosa non pesa più di tanto nella visione: Hitchcock è intrattenimento di qualità, per lunghe sequenze è impossibile staccare gli occhi dallo schermo - già più noiosa invece la parte a teatro, dove la suspence è costruita molto lentamente sulle note dell'orchestra, avendo precedentemente informato lo spettatore che l'attentato avverrà solamente all'intervento dei piatti. Espediente tipico del regista, quello di informare solo un personaggio o solo il pubblico su indizi di estrema importanza, e che lo rende maestro nel suo genere.

Sulla trama

Nel bel mezzo del mercato di Marrakech una spia morente si accascia vicino ad una coppia di tranquilli americani, pregando loro di andare a cercare Ambrose Chappell a Londra, per salvare un importante politico da un attentato. Nel frattempo degli sconosciuti rapiscono il figlioletto della coppia: ai due non rimane che andare a Londra. Ambrose Chappell non è però una persona, ma una chiesa; e l'attentato, che si svolge a teatro, viene sventato proprio grazie alla moglie americana. A quel punto rimane solo da rintracciare il bambino: tutte le tracce portano all'ambasciata in cui si trova il politico.

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