La recensione su Soldato semplice

di ilpanda

6 stelle

1917. Il maestro Montanari, donnaiolo, ateo e poco conformista viene richiamato dal preside della sua scuola che lo licenzia dal lavoro, a meno che non si arruoli nell'esercito che combatte la guerra agli austriaci. Al fronte in Valtellina, trova un gruppetto di soldati e un generale molto rigido. Verrà preso come (improbabile) riferimento da uno scugnizzo di Capri analfabeta ma dal cuore d'oro.

Devo ammettere che scopro solo oggi chi è Paolo Cevoli, per inciso sceneggiatore, regista e produttore di codesto film (in pratica si è preso una buona fetta di responsabilità sul risultato...) e cioè un comico salito alla ribalta televisiva grazie a "Zelig", trasmissione che non ho mai seguito.

Devo dire che di questa commedia m'attirava il suo essere abbastanza atipica nel soggetto, e fin dal trailer s'individuavano dei potenziali d'interesse, fin dall'improbabilità di un inesperto e pasticcione maestro elementare in guerra, cui si affeziona uno scugnizzo che lo vede come un padre. Va dato merito a Cevoli di aver scelto un percorso abbastanza originale e poco battuto nella commedia italiana più recente, relegandosi probabilmente in una nicchia di atipicità che non può non costituire un valore aggiunto per il film.

Poi alcuni spunti della sceneggiatura purtroppo restano solo dei bozzetti ed è un peccato, dalla mamma del protagonista (bel personaggio che meritava più spazio), alle difficoltà e alle ristrettezze al fronte (la scena in cui i soldati devono lavarsi in una tinozza con l'acqua sporca è tagliatissima), al compagno che viene lasciato lì contro il fuoco nemico, ecc.ecc.

Il regista predilige una vena comica (non sempre all'altezza) ma lascia spazio anche a registri diversi, con una nota molto positiva nel personaggio e nell'interpretazione del giovane Antonio Orefice (lo scugnizzo Aniello Pasquale). Voto: 6

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