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Aferim!

Regia di Radu Jude vedi scheda film

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alan smithee

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La recensione su Aferim!

di alan smithee
8 stelle

AFERIM! è un riuscito, interessante western romeno ambientato nei primi dell’800 il cui titolo si potrebbe tradurre con un “ben fatto”, incitazione che un padre claudicante e chiacchierone si prodiga a riferire al giovane figlio , condotto insieme a lui in missione per trovare uno schiavo, inizialmente reo di aver rubato dei soldi, poi in realtà riconosciuto colpevole di aver sedotto la moglie del capo villaggio.

Catturato con una certa facilità il docile fuggiasco, nemmeno molto colpevole, ma vittima delle circostanze, dei raggiri, e soprattutto di essere l’ultimo gradino di una gerarchia sociale che vede gli ultimi sempre colpevoli, i tre intraprendono un viaggio di ritorno che li induce ad incontri bizzarri, tra vallate vergini che il bianco e nero rende dei veri e propri paesaggi western. L’occasione propizia per un padre di snocciolare qua e là, più o meno a sproposito, vecchi detti o antiche dicerie al fine di svezzare un figlio ancora acerbo nelle attitudini e nel carattere.

Un viaggio dal sapore grottesco addentro alle barbarie gratuite perpetrate dalla razza umana a coloro che si arrendono e si dimostrano umili ed obbedienti: la più feroce natura prevaricante e ferina della razza umana che affiora e diviene lo specchio di un comportamento umano che risulta senza età, e come tale figlio di ogni epoca e dunque sempre attuale e pertinente ad ogni livello o stadio sociale.

Violenza che chiama violenza, legge del taglione che finisce per punire l’umile, la vittima sacrificale, colui che non ha davvero più nulla da perdere se non i propri genitali. Orso d'argento per la migliore regia a Berlino 2015.

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