Regia di Mario Mattòli vedi scheda film
È uno di quei film di Totò che quando lo becchi sullo schermo televisivo mentre stai saltabeccando con il telecomando in mano, te lo riguardi da cima a fondo per l'ennesima volta. Non c'è molto da spiegare o da interpretare, in film come questi: è una sequela di trovate parodiche, surreali, demenziali («Guarda Omar quant'è bello, spira tanto sentimento...»; «castigat ridendo mores: castiga ridendo i mori!»; «ma era un miraggio ladro: le cinquanta lire se l'è prese!»; «il gatto atlantico!» e così via) che fanno divertire a distanza di più di sessant'anni e di non so quante visioni.
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