Regia di Scott Cooper vedi scheda film
Black Mass - L'ultimo gangster (2015): locandina
“Nella Boston degli anni Settanta, l'agente dell'Fbi John Connolly (Joel Edgerton) convince il mafioso irlandese James "Whitey" Bulger (Johnny Depp) a collaborare con la giustizia per mettere fuori dai giochi il loro nemico comune: la mafia italiana”.
Henry Hill, Jimmy Conway e Tommy DeVito; Sam Rothstein e Nicky Santoro; Carlito Brigante... Comparando (cinematograficamente) James Bulger a questi personaggi si capisce facilmente perché questo nuovo prodotto gangster valga così poco.
Un qualsiasi personaggio secondario del “Padrino” è cento volte più affascinante di tutta la Winter Hill Gang messa insieme.
I problemi di “Black Mass” sono infiniti.
Alcuni personaggi che potevano essere interessanti vengono completamente dimenticati e come già accennato nessuno dà l'impressione di essere pericoloso. Johnny Depp fa il suo ma con quel trucco raccapricciante nemmeno Marlon Brando avrebbe potuto farcela. Tutti gli altri si dimenticano dopo 10 minuti.
Davvero incredibile quanto poco spazio si sia dato alla famiglia italiana degli Angiulo.
I dialoghi in generale puntano sul descrivere come e perché questi irlandesi si sono presi il controllo di Boston e si dimenticano che è invece molto più importante dare forza alle singole scene.
Inoltre la scelta narrativa di inserire il piano temporale dell'interrogatorio come “linea guida” abbassa ancora di più il ritmo già di per sé lento e problematico.
La violenza, che potrebbe essere un punto di forza per film del genere, è mostrata male e con il contagocce; mentre Alcol e droghe sono stati completamente eliminati.
Trucchi (non solo di Depp) e ricostruzione scenica mediocri completano il disastro.
Uno dei gangster movie più deboli che abbia mai visto.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta