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Sul lago dorato

Regia di Mark Rydell vedi scheda film

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La recensione su Sul lago dorato

di maso
6 stelle

Il cinema di Mark Rydell ha saputo spesso mettere in mostra il rapporto dell'uomo con la natura incontaminata sempre sostenuto da una esposizione ed una fotografia impeccabili, di rimbalzo tale relazione è il supporto per raccontare i travagliati legami affettuosi fra i suoi personaggi alle prese con gli alti e bassi che la vita ci dispensa quotidianamente, "On the water pond" è denso di tali caratteristiche come un lago del Michigan di trote: il week-end degli anziani coniugi Thayer che vivono ai margini di un vasto specchio d'acqua è movimentato dall'arrivo della figlia Chelsea la quale oltre ad avere un rapporto altalenante con il padre porta con se il vivace futuro figliastro visto che sta per risposarsi con un benestante dentista di Chicago, le giornate trascorse immersi nella natura faranno emergere un affettuoso legame fra il giovane Billy e il malandato Norman che alle prese con un cuore in affanno non vuole accomiatarsi dai suoi cari senza aver lasciato un buon ricordo di se.
Il film è dominato da due colonne della old America come Henry Fonda che sfodera un broncio pittoresco per gran parte della pellicola e Katherine Hepburn, talmente brava a mascherare i dirompenti effetti del Parkinson sul suo carattere da meritarsi l'ennesimo Oscar al pari del suo partner vergognosamente non ancora insignito di tale riconoscimento nonostante la carriera secolare, nettamente più marginale il ruolo di Jane Fonda capace comunque di trovare il tempo per mostrarsi in versione Daisy Duke con il suo fisico asciutto da ultraquarantenne in forma smagliante mentre fa un figurone Doug McKeon nel ruolo di Billy che condivide con Hanry Fonda le scene più interessanti in cui non c'è solo da ascoltare i lunghi dialoghi ma anche da assaporare l'atmosfera lacustre di una vita in continuo contatto con l'acqua, la scena nell'insenatura denominata "Purgatorio delle barche" è quella in cui sono racchiuse tutte le tematiche del film: paura della morte imminente, passaggio di consegne, la natura con le sue insidie affioranti dal fondo, la fiducia nel sostegno dei propri cari.

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